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PAGO DEL VALLO DI LAURO – A pochi giorni dai funerali della giovanissima Federica Pesce, scomparsa a soli 14 anni, i suoi genitori hanno voluto affidare a un messaggio pubblico il loro più sentito ringraziamento a quanti hanno mostrato affetto, sostegno e rispetto in un momento così drammatico.
Un messaggio scritto a mano, autentico e profondo, che ha commosso la comunità:
“Grazie al sindaco Antonio Mercogliano e a tutta l’amministrazione; a Giuseppe Corcione, che ha accolto le ceneri nella cappella di famiglia e non ci ha mai fatto sentire soli.”
Un pensiero speciale va al Parco di Quisisana, al Centro Ferramenta, alle catechiste e a tutti i bambini e ragazzi che hanno salutato Federica con palloncini e silenzi pieni di significato. Un gesto semplice ma potentissimo.
I genitori ricordano e ringraziano anche le scuole:
la Scuola “Tommaso Vitale”
la Scuola di San Paolo Belsito
l’Istituto di Pago del Vallo di Lauro
la scuola di Moschiano
- la scuola calcio ASD Lanzaro
l’Istituto Masullo e tutto il personale docente
A questi si uniscono Villa delle Ginestre e La Sannitica, quest’ultima che si è accollata le spese del rito funebre e che – scrivono – hanno provveduto con “immenso amore, delicatezza e rispetto all’organizzazione dei momenti più difficili”.
Il grazie si estende a chi ha curato con attenzione la parte logistica e funebre, in particolare il signor Antonio e sua figlia Anna, che “ci hanno accolti, sostenuti, guidati e mai lasciati soli”.
Infine, un pensiero carico di gratitudine va alla struttura che ha accompagnato Federica nel suo ultimo tratto di vita: il reparto di Cure Palliative dell’Ospedale Bambin Gesù di Passoscuro, che ha offerto assistenza e umanità.
Ma tra le voci più toccanti, si aggiunge quella dei fratelli di Federica, Riccardo Pio e il gemello Jacopo, che così la ricordano:
“Federica è sempre stata il nostro cuore. Non c’è stato un solo momento in cui non abbiamo scelto di esserle accanto, anche rinunciando a qualcosa di nostro, sempre con il sorriso, perché era per lei. Siamo stati fratelli unici, non per quello che abbiamo fatto, ma per come l’abbiamo amata. E continueremo a farlo. Lei è e sarà sempre la nostra metà più bella.”
Le parole dei genitori e dei fratelli sono il riflesso di una famiglia ferita ma grata, capace di riconoscere la bellezza della solidarietà anche nel momento del dolore più grande. Federica continua a vivere nel ricordo di chi l’ha amata e nei gesti di chi, con discrezione e presenza, ha saputo dire: “Ci siamo.”
