È considerato il patrono mondiale dei giovani, San Luigi Gonzaga, il cui culto nella terra di Forino è particolarmente sentito. Lo testimonia la diffusione del nome “Luigi” tra la popolazione: è raro trovare una famiglia forinese senza un “Luigino” o una “Giginella”.
Festa grande dunque per i forinesi, che da tempo immemorabile venerano San Luigi come patrono putativo, accanto al loro protettore ufficiale, San Nicola di Bari. Un culto profondo e radicato, che si manifesta ogni anno con devozione popolare e celebrazioni sentite.
San Luigi Gonzaga nacque nel 1568 da Maria Santena di Chieri e dal marchese Ferdinando Gonzaga, membro dell’antica e potente famiglia mantovana. Fin da piccolo mostrò segni di eccezionale spiritualità: spesso veniva sorpreso in preghiera, appartato in un angolo del palazzo, lontano dai giochi e dalle frivolezze.
Il padre, ignaro dell’intensa opera della grazia nel cuore del figlio, coltivava per lui sogni di gloria mondana e lo avviava alla vita di corte. Tuttavia, Luigi ne rimase sempre estraneo, attratto piuttosto dalla vocazione religiosa. A soli sedici anni chiese di entrare nella Compagnia di Gesù, affrontando e superando le resistenze paterne con determinazione.
Entrato tra i Gesuiti, si distinse per una vita di intensa preghiera, penitenza e amore verso la Vergine Maria, alla quale consacrò il suo voto di perpetua verginità. Si impose una disciplina austera, benché fosse innocente, per insegnare con l’esempio la lotta contro le passioni terrene.
Morì a soli 24 anni, il 21 giugno 1591, mentre assisteva i malati di peste a Roma. Contagiato anche lui, rese l’anima a Dio circondato dai suoi confratelli, offrendo la vita per amore del prossimo.
A Forino, come da tradizione, il Santo sarà ricordato con sante messe presso la Chiesa di Santo Stefano, nel rione Palazza, alle ore 11:00 e 20:00, seguite dalla processione per le vie del paese.
Un momento di fede profonda e di identità collettiva per una comunità che, attraverso San Luigi, continua a tramandare valori di purezza, servizio e speranza.
Daniele Biondi
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