Forino (Av). Correva l’anno 1921 quando il Generale Armando Diaz visitò la Città dei Sette Colli.

Forino (Av). Correva lanno 1921 quando il Generale Armando Diaz visitò la Città dei Sette Colli.

A volte il ricordo della storia serve a cementare il percorso culturale dei posteri . In questo caso un articolo di giornale può servire a bagaglio e conoscenza delle nuove generazioni. Il personaggio di cui scriveremo a futura memoria, la storia ce lo riporta ai posteri come un eroe nazionale. Le memorie militari ce lo riportano come il valoroso emblema nella dura battaglia del PIAVE, gli italiani lo ricordano come paladino di eroismo, libertà e difesa nazionale. Questo è per tutti noi il celeberrimo generale ARMANDO DIAZ uomo, militare e servitore della Patria il quale assieme ai suoi encomiabili militi riuscì a portare ad onore e gloria la nostra nazione nel Primo Conflitto Mondiale con la grande battaglia del Piave che segnò la fine della guerra e la sconfitta dell’esercito austro ungarico. Come si lega Armando Diaz alla gloriosa storia della terra di Forino? In effetti il valoroso Generale oriundo di Mercato San Severino, dono’ alla Terra dei Sette Colli un prezioso privilegio grazie all’ onorata visita alla cittadina irpina nel mese di marzo del 1921 , quando tra applausi, saluti e ferventi ovazioni, si recò in visita ad uno dei Circoli d’élite della Provincia di Avellino, il locale Circolo il Cimento allora fucina di medici, avvocati, politici orgoglio locale e di Irpinia. Un incontro unico emozionante, irripetibile. La rimembranza di quella storica , inimitabile pagina di splendore e grandezza della terra di Forino, si racchiude in queste parole rimaste stampate su un’ antica pergamena ancora in possesso del glorioso sodalizio “A FORINO ED AL CIRCOLO IL CIMENTO” (Perché il cordiale ricordo valga a cimentare l’unione dei cuori, delle energie e delle volontà per l’avvenire e la grandezza della patria. ARMANDO DIAZ) Probe parole che possano davvero segnare i cuori di tutti i forinesi, a grandi, splendidi, fecondi risultati sociali, politici, economici e culturali. Daniele Biondi