Cresce il numero di start up in Italia: l’imprenditoria si fa sempre più innovativa

Cresce il numero di start up in Italia: l’imprenditoria si fa sempre più innovativa

Cresce il numero di start up in Italia, e si tratta di una notizia ottima. Questi business rappresentano infatti il cuore della nostra economia, nonché la strada migliore per avvicinarci alle altre grandi potenze europee e mondiali. Per fortuna la Penisola ha sempre avuto uno spirito particolarmente vivo da questo punto di vista, e infatti sono numerose le start up che nel giro di pochi anni hanno raggiunto il livello di scale up. Vediamo dunque i dati e i consigli più utili.

 

Una panoramica sulle start up in Italia

L’imprenditoria diventa sempre più innovativa, con un numero di aziende nascenti in costante aumento, e con una particolare attenzione nei confronti di settori quali la tecnologia e la sostenibilità ambientale. Ci sono i numeri che testimoniano la bontà del ruolino di marcia della Penisola. Stando alle ultime rilevazioni, difatti, nel terzo trimestre del 2021 questo numero è cresciuto di ben 540 unità rispetto al trimestre precedente, portando il totale di start up in Italia a oltre 14 mila imprese.

Naturalmente ci sono alcuni settori molto più prolifici rispetto ad altri, come nel caso dell’informatica e ICT, insieme alle attività legate al digitale, al manifatturiero, alle consulenze e all’agricoltura. Va anche detto che questo aumento di nuove start up è stato spinto dai tanti incentivi concessi dallo stato, che hanno permesso a numerosi imprenditori di trovare parte delle risorse necessarie per avviare la propria idea di business. Sono state infatti oltre 1.200 le start up nascenti che hanno sfruttato questo importantissimo trampolino di lancio, e la Lombardia in linee generali risulta oggi la regione numero 1 in Italia.

Come avviare una start up in Italia

Il primo consiglio è di farsi guidare da un commercialista esperto, per evitare di commettere errori che potrebbero poi compromettere il lancio di una startup. È altrettanto importante disegnare un piano di business che sia completo e chiarificatore, e che contenga al suo interno tutte le voci relative agli investimenti, alle strategie e alle previsioni di reddito. Naturalmente bisogna prima informarsi su tutta la documentazione che deve essere allegata al business plan, come spiegano anche le guide di settore.

Gli altri step a livello burocratico sono l’apertura della partita iva, la registrazione presso il registro delle imprese, la comunicazione unica e la scelta della forma giuridica corretta. Bisogna ovviamente ottenere tutti i permessi e tutte le autorizzazioni del caso, soprattutto in specifici settori, dove le regole sono più stringenti. Anche la scelta del corretto regime fiscale è fondamentale, e ancora una volta si consiglia di affidarsi ad un esperto in materia. Infine, prima di lanciare una start up, serve verificare la bontà dell’idea ed eventualmente studiare i concorrenti che operano su quella nicchia.