Perché iniziare un orto questa primavera (in giardino o in vaso)

Perché iniziare un orto questa primavera (in giardino o in vaso)

Tullio Fiore ha lavorato per anni nel settore IT, ma la sua vera passione è sempre stata il giardinaggio e la coltivazione domestica. Negli ultimi anni, ha partecipato a numerosi eventi dedicati all’agricoltura urbana e condivide un orto comune ai Castelli Romani con altri appassionati. Oggi, a 48 anni, gestisce il sito https://quandosipianta.it/, dove condivide consigli ed esperienze per chi vuole avvicinarsi al mondo dell’orto, sia in vaso che in piena terra. Ha anche un profilo attivo su Facebook e X, dove documenta le sue esperienze e risponde alle domande dei follower.

Come un orto può cambiare la tua vita

«Coltivare un orto non è solo un hobby, ma un modo per ristabilire un legame con la natura», spiega Tullio. «Ti insegna il valore del cibo, l’importanza della pazienza e il rispetto per i ritmi naturali. Non puoi forzare una pianta a crescere più in fretta: devi aspettare, osservare e adattarti. E poi, c’è una grande soddisfazione nel raccogliere quello che hai seminato con le tue mani».

Ma c’è di più: «Coltivare ti fa capire quanto lavoro ci sia dietro un semplice pomodoro o un cespo di insalata. Quando vedi al supermercato verdure a prezzi bassissimi, capisci che spesso nascondono sfruttamento del suolo e del lavoro. Fare un orto, anche piccolo, è un gesto concreto per un’alimentazione più consapevole».

Come iniziare la coltivazione di un orto sul balcone o terrazzo

Se non hai un giardino, puoi comunque coltivare con successo su balconi, terrazzi e persino davanzali. L’importante è sfruttare al meglio lo spazio disponibile e adattarsi alle condizioni di luce. Attenzione, però: «Difficilmente diventerai autosufficiente, ma con le giuste accortezze potrai portare in tavola insalate fresche, erbe aromatiche e qualche ortaggio quasi tutto l’anno», avverte Tullio.

Anche chi dispone solo di uno spazio esposto a nord può ottenere buoni risultati: basterà scegliere con attenzione le varietà più adatte e sfruttare al massimo la luce disponibile, magari utilizzando vasi mobili che possano seguire il sole durante la giornata. L’essenziale è non scoraggiarsi: ogni spazio, anche il più piccolo o apparentemente sfavorevole, può trasformarsi in una piccola oasi verde con un po’ di creatività e pazienza.

Cosa piantare:

  • Peperoncino: Facile da coltivare, non richiede vasi grandi e regala frutti colorati.
  • Pomodoro ciliegino: Ideale in vasi profondi (minimo 30 cm), da trapiantare tra aprile e maggio.
  • Insalate (rucola, lattughino, spinaci): Crescono velocemente e permettono più raccolti.
  • Aromatiche (basilico, menta, timo): Utili in cucina e resistenti in vaso.
  • Fragole: Perfette anche in vasi sospesi.

Consigli fondamentali:

  • Luce: Un balcone esposto a sud è l’ideale; a nord, meglio optare per piante meno esigenti.
  • Terriccio: Usa un substrato biologico e arricchiscilo con compost.
  • Irrigazione: Poca acqua ma frequente, senza esagerare per evitare ristagni.
  • Orto in giardino: come partire con 20 mq

Se hai un pezzo di terra, puoi creare un vero e proprio orto. «30 metri quadrati sono sufficienti per iniziare», suggerisce Tullio.

Cosa piantare:

  • Ortaggi da frutto: Pomodori, zucchine e melanzane (ma ruotali ogni anno).
  • Legumi (fagiolini, piselli): Migliorano il terreno fissando azoto.
  • Insalate e cavoli: Per raccolti scalari in diverse stagioni.

Cura del terreno:

  • Lavorazione: Dissoda il suolo senza rivoltarlo completamente per non danneggiare i microrganismi.
  • Pacciamatura: Copri il terreno con paglia o foglie per trattenere umidità e limitare le erbacce.
  • Rotazione: Cambia le colture ogni anno per evitare di impoverire il suolo.

Cosa coltivare per chi ha una esposizione a Nord

Anche senza il sole diretto, molti ortaggi e aromatiche crescono bene grazie alla luce diffusa. L’importante è selezionare varietà resistenti e adattabili, che non richiedano troppe ore di insolazione. Ecco le migliori opzioni per chi ha balconi o terrazzi poco soleggiati:

  • Insalate a ciclo veloce (lattughino, spinaci, valerianella)
  • Aromatiche tolleranti all’ombra (prezzemolo, menta, erba cipollina)
  • Ortaggi da foglia (bietole, rucola perenne)
  • Piccoli frutti (fragoline di bosco, ribes)
  • Piante decorative edibili (nasturzio, calendula)

Con queste scelte intelligenti, anche l’angolo più ombreggiato può trasformarsi in un piccolo orto produttivo!

Sappiamo che sei un fedele fan di Stefano Mancuso, cosa ne pensi dei suoi studi?

“Devo dire che seguo il lavoro del professor Mancuso con vera passione da anni. Ogni sua intervista, ogni libro, ogni conferenza è per me una fonte d’ispirazione. Quello che mi colpisce particolarmente è come riesca a spiegare concetti complessi in modo così semplice e affascinante. Grazie a lui ho completamente cambiato prospettiva sulle piante: non sono più semplici organismi vegetali, ma esseri intelligenti che comunicano, si adattano, risolvono problemi.

Sul mio sito Quando Si Pianta ho voluto riprendere e approfondire molti dei suoi studi, creando contenuti accessibili a tutti. Abbiamo realizzato podcast e articoli che semplificano i suoi concetti più importanti, perché anche chi è alle prime armi possa avvicinarsi a questo mondo affascinante.

Dagli studi di Mancuso ho imparato soprattutto due cose fondamentali: primo, quanto le piante siano cruciali per combattere il cambiamento climatico, specialmente in città dove riducono CO2, abbassano le temperature e migliorano la qualità dell’aria. Secondo, quanto il contatto con il verde sia terapeutico per le persone, riducendo stress e migliorando il benessere psicologico.

Tutto questo ha influenzato profondamente il mio modo di coltivare e di proporre l’orticoltura ai lettori. Se oggi riesco a trasmettere la mia passione con maggiore consapevolezza, è anche merito del lavoro pionieristico di Mancuso e della sua straordinaria capacità divulgativa.”

Quindi fare un orto a terra o in balcone può in qualche maniera contribuire a migliorare le città?

Quando coltiviamo, anche solo qualche vaso sul balcone, stiamo creando piccoli polmoni verdi urbani. Le piante assorbono CO₂ e rilasciano ossigeno, ma il beneficio va oltre: riducono l’effetto ‘isola di calore’ tipico delle città, dove l’asfalto e il cemento accumulano calore. Un terrazzo coltivato è naturalmente più fresco d’estate. Sul mio orto condiviso ai Castelli Romanani vediamo ogni giorno altri vantaggi:

  • Biodiversità: anche un piccolo orto attira api, farfalle e uccelli
  • Ciclo virtuoso: il compostaggio degli scarti riduce i rifiuti
  • Comunità: coltivare insieme crea legami tra vicini

Ma c’è un aspetto ancora più importante: quando tanti cittadini coltivano, si crea una rete verde diffusa che, sommandosi, può davvero cambiare il volto dei nostri quartieri. È un modo pratico per riprenderci gli spazi urbani, trasformando grigio in verde.

Per questo su QuandoSiPianta.it incoraggiamo tutti a iniziare, anche con un solo vaso: perché tanti piccoli gesti possono fare una grande differenza.”

Conclusione: un piccolo gesto per un cambiamento reale

Coltivare, anche solo un vaso sul balcone, è molto più che un hobby: è un atto rivoluzionario. Ti riconnette con i ritmi della terra, ti regala cibo genuino e riduce gli sprechi, ma soprattutto trasforma le nostre città in luoghi più vivibili e resilienti. Questa primavera potrebbe essere il tuo momento: bastano un contenitore, un po’ di terriccio e qualche seme per iniziare il cambiamento. Chi lo sa, forse scoprirai una passione che non sapevi di avere e, insieme a tanti altri, contribuirai a creare quella rete verde di cui le nostre città hanno disperatamente bisogno.

Per approfondire, visita http://www.quandosipianta.it e segui Tullio Fiore sui social.