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Una giornata ricca di emozione, partecipazione e consapevolezza quella vissuta giovedì 22 maggio dagli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo 9 “Cuoco-Schipa” di Napoli, che hanno incontrato la presidente dell’Associazione Autismo in Movimento, Annalisa Vetrano, per parlare insieme di inclusione, disabilità e comunicazione alternativa.
L’incontro ha rappresentato la tappa conclusiva del progetto “Un ponte per l’inclusione”, promosso dall’associazione Attivamente ETS, in collaborazione con numerose realtà del territorio tra cui Autismo in Movimento, UICI, Cuori Blu, Famiglie in Rete, ANGSA Napoli Nord, APDD, Semplicemente Noi e con la partecipazione dell’associazione Le Muse per l’Oro. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Garante Regionale dei Disabili, a conferma della sua importanza istituzionale e sociale.
Durante il percorso progettuale, gli studenti hanno partecipato a visite guidate alla mostra fotografica “La disabilità va… in vacanza”, un’occasione preziosa per riflettere in modo visivo e concreto sul tema dell’inclusione. Il percorso si è arricchito grazie all’incontro diretto con i rappresentanti delle associazioni partner, offrendo ai bambini un’occasione unica di dialogo e conoscenza.
Comunicare per includere: i bambini protagonisti attivi
Nel suo intervento, la sig.ra Annalisa Vetrano ha mostrato agli alunni comunicatori e ausili didattici, strumenti fondamentali per dare voce a bambini e ragazzi che non possono comunicare verbalmente. Attraverso esempi pratici, ha spiegato l’importanza dell’inclusione scolastica reale, che passa anche per l’adozione di strumenti e linguaggi alternativi, capaci di abbattere barriere invisibili.
Straordinaria la risposta dei bambini, che non solo hanno preso parte con entusiasmo alle attività laboratoriali, ma hanno anche posto domande, espresso dubbi e curiosità, dimostrando un interesse autentico e un’apertura mentale rara.
“Questi laboratori sono fondamentali – ha commentato la presidente Vetrano – perché creano momenti di inclusione reale, non soltanto teorica. I bambini ci dimostrano quanto sia naturale per loro accogliere, capire, includere.”
Un ponte che continua
“Un ponte per l’inclusione” non si conclude con questo incontro, ma lascia un seme fertile nel cuore della scuola: un seme fatto di consapevolezza, empatia e strumenti concreti per continuare a costruire una comunità scolastica più giusta, più aperta e più umana.
