“ACCADDE OGGI”. Alan Shepard: il primo statunitense nello spazio – 5 maggio 1961

ACCADDE OGGI. Alan Shepard: il primo statunitense nello spazio – 5 maggio 1961

Cape Canaveral, 5 maggio 1961 – Cinquantanove anni fa, alle 15:28 UTC, la storica capsula Mercury‑Redstone 3, soprannominata Freedom 7, si staccò dalla piattaforma di lancio della base di Cape Canaveral, inaugurando un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale statunitense. A bordo, l’astronauta Alan Bartlett Shepard Jr., 37 anni e già pilota della Marina militare, divenne il primo cittadino americano a solcare lo spazio, rispondendo al formidabile successo sovietico di Yuri Gagarin del mese precedente.

Dopo lo Sputnik del 1957 e il volo di Gagarin del 12 aprile 1961, gli Stati Uniti avevano urgente necessità di riprendere l’iniziativa tecnologica. Su spinta del presidente John F. Kennedy, la NASA accelerò i programmi Mercury, destinati a mettere alla prova la capacità di volo umano fuori dall’atmosfera e di rientro sicuro.

  • Razzo vettore: Redstone, scelto per un volo suborbitale controllato.

  • Capsula: Mercury, monoplaza con sistemi di supporto vitale, strumenti di navigazione e scudo termico per il rientro.

  • Obiettivo: un lancio parabolico di circa 15 minuti, con un picco di altitudine di 187,5 km e una velocità massima di 8 km/s, sufficiente a dimostrare il controllo umano in condizioni di microgravità.

Durante il volo, Shepard prese iniziativa manuale disattivando il pilota automatico di rollio per stabilizzare la capsula, un gesto che sottolineò l’importanza dell’addestramento e della prontezza dell’equipaggio.

Dal centro di controllo, gli ingegneri monitorarono nervosamente ogni parametro: la pressione nella cabina, la temperatura dello scudo termico, le sollecitazioni fino a 6 g durante il rientro. Shepard stesso descrisse il momento in cui Freedom 7 rientrò nell’atmosfera come una «vertigine entusiasmante», ricordando che la decelerazione lo fece sentire oppresso contro il sedile ma fiducioso negli ingegneri della NASA.

Alla notizia dell’ammaraggio sicuro a circa 515 km ad est della Florida, migliaia di americani si riversarono nelle strade di Washington e New York. Alan Shepard ricevette la Medaglia d’Onore del Congresso e divenne una figura popolare, simbolo di orgoglio nazionale in tempi di Guerra fredda.

Il successo di Freedom 7 rilanciò il programma Apollo, che nel 1969 avrebbe portato i primi uomini sulla Luna. Shepard, selezionato nel 1959 tra i “Mercury Seven”, tornò nello spazio nel febbraio 1971 come comandante di Apollo 14, camminando sul suolo lunare e portando con sé il piccolo memoriale in onore del collega scomparso Virgil “Gus” Grissom.

Oggi, a più di sessant’anni dal suo storico volo, il nome di Alan Shepard rimane inciso nella memoria collettiva come pioniere coraggioso che, quel 5 maggio 1961, seppe dimostrare che l’“età dell’oro” dell’esplorazione spaziale americana era appena iniziata.