“ACCADDE OGGI”. 24 agosto 1949: entra in vigore la NATO, nasce l’alleanza militare che ha cambiato il mondo

ACCADDE OGGI. 24 agosto 1949: entra in vigore la NATO, nasce l’alleanza militare che ha cambiato il mondo

Bruxelles/Washington – Il 24 agosto 1949 segna l’entrata in vigore del Trattato Nord Atlantico, atto fondativo della NATO (North Atlantic Treaty Organization), una delle alleanze politico-militari più influenti della storia contemporanea.

Firmato il 4 aprile dello stesso anno a Washington, il trattato sancì il principio di difesa collettiva: un attacco armato contro uno dei Paesi membri sarebbe stato considerato un attacco contro tutti. Una clausola che divenne la pietra angolare della sicurezza occidentale in piena Guerra Fredda.

Le origini

L’alleanza nacque per rispondere alla crescente minaccia rappresentata dall’Unione Sovietica e per garantire la stabilità di un’Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale. Dodici i Paesi fondatori: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca, Islanda e Portogallo.

Un nuovo equilibrio globale

Con la NATO prendeva forma un fronte comune occidentale capace di bilanciare la potenza sovietica e consolidare il legame transatlantico. L’alleanza non fu solo militare, ma anche politica, rappresentando un impegno per la cooperazione, la democrazia e la stabilità internazionale.

L’evoluzione

Dalla sua nascita a oggi, la NATO si è progressivamente allargata fino a includere 32 Paesi membri, estendendo la propria influenza anche a nazioni dell’Europa orientale dopo la caduta del Muro di Berlino. L’articolo 5, cuore del Trattato, è stato invocato una sola volta: dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, quando gli Stati membri si mobilitarono a sostegno degli Stati Uniti.

Un’eredità ancora attuale

L’entrata in vigore del Trattato Nord Atlantico nel 1949 non fu solo la risposta a un contesto di tensione geopolitica, ma l’inizio di un sistema di sicurezza collettiva che, pur tra critiche e sfide, continua a condizionare gli equilibri mondiali a oltre 70 anni di distanza.