Shock al Giro d’Italia: spettatrice investita a Baiano, si apre il caso legale. La donna: “Neanche una scusa dagli organizzatori”

Shock al Giro d’Italia: spettatrice investita a Baiano, si apre il caso legale. La donna: Neanche una scusa dagli organizzatori

Una giornata di festa sportiva si è trasformata in un incubo per Antonella D’Avella, insegnante di Baiano, investita in pieno da un gruppo di ciclisti durante il passaggio del Giro d’Italia lo scorso 15 maggio. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi di decine di spettatori e immortalato da diverse telecamere e smartphone: le immagini, divenute virali in poche ore, mostrano la scena drammatica della caduta di alcuni corridori e del violento impatto contro la donna, travolta e scaraventata a terra in modo impressionante.

Antonella D’Avella è stata immediatamente soccorsa e trasportata in ospedale, dove ha ricevuto cure per diversi traumi riportati nell’incidente. Fortunatamente, le sue condizioni non sono apparse critiche, ma la donna è rimasta ricoverata per alcuni giorni prima di essere dimessa. Nonostante il sollievo per la mancata tragedia, resta forte l’indignazione per quanto accaduto.

La donna ha già nominato un legale per far valere i propri diritti. A quanto si apprende, non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, né scuse da parte degli organizzatori del Giro d’Italia, un silenzio che ha aggiunto amarezza a quanto già vissuto. L’avvocato della signora D’Avella sta ora valutando un’azione legale nei confronti degli enti organizzatori, chiamati a rispondere per i danni morali e fisici subiti.

L’incidente solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza del pubblico durante eventi di questa portata. Com’è possibile che una spettatrice si trovi a pochi centimetri dal tracciato senza adeguata protezione? Dove erano le transenne, i controlli, le segnalazioni?

Antonella D’Avella, infine, ci tiene a ringraziare attraverso il nostro quotidiano con affetto tutta la cittadinanza del baianese che si è sincerata delle sue condizioni e le ha dimostrato vicinanza e solidarietà nei giorni successivi all’incidente.