
Napoli, 5 luglio 2025 – Sono chiamati body packers, ovulatori o semplicemente “muli”. Corrieri della droga che nascondono sostanze stupefacenti all’interno del proprio corpo, mettendo a rischio la propria vita pur di superare i controlli delle forze dell’ordine. L’ennesimo caso è stato registrato a Napoli, al porto turistico, dove i Carabinieri del nucleo operativo Centro hanno arrestato un 41enne di origine nigeriana, sorpreso con oltre 100 grammi di eroina pura occultati nel retto.
Il sospetto è nato durante l’imbarco su un traghetto diretto in Sardegna. L’uomo mostrava evidenti segni di agitazione e nervosismo. I militari, insospettiti dal comportamento, lo hanno accompagnato presso l’ospedale Pellegrini per accertamenti radiologici.
La radiografia ha rivelato la presenza di 10 ovuli confezionati in maniera artigianale, uno dei quali stava per cedere. Un evento che avrebbe potuto risultare fatale: basta infatti la rottura di un singolo ovulo per provocare un’overdose fulminante.
L’uomo è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e ora si trova in carcere, in attesa di giudizio.
L’episodio riporta alla luce le tecniche usate dai trafficanti internazionali per trasportare droga attraverso i confini. Le più diffuse sono due:
Body packing: prevede l’ingestione volontaria di ovuli di droga ben confezionati e impermeabili, spesso in lattice o plastica, trasportati nel tratto gastrointestinale o in cavità corporee.
Body stuffing: è un metodo di occultamento d’emergenza, in cui la droga, spesso non sigillata correttamente, viene ingerita o nascosta all’ultimo momento per eludere controlli improvvisi.
Entrambe le tecniche sono estremamente rischiose, sia per chi le pratica sia per chi li circonda: la rottura di un involucro può causare la morte istantanea del corriere.
Non si tratta di scene da film ambientati in Sud America. Il caso di Napoli dimostra che questi metodi sono ampiamente diffusi anche in Italia, dove porti, aeroporti e stazioni diventano spesso snodi critici per il narcotraffico. Le autorità continuano a monitorare con attenzione, grazie anche a unità specializzate e al ricorso a controlli medici mirati.
Nel caso specifico, il tempestivo intervento dei Carabinieri ha permesso di salvare una vita e interrompere un flusso di eroina destinato con ogni probabilità allo spaccio locale o interregionale.