Ciclismo e sicurezza: polemiche dopo l’incidente a Baiano. La pioggia e l’asfalto  trasformano il percorso in una trappola per i corridori

Ciclismo e sicurezza: polemiche dopo l’incidente a Baiano. La pioggia e l’asfalto  trasformano il percorso in una trappola per i corridori

L’incidente avvenuto durante la tappa di oggi del Giro d’Italia  ha riacceso un acceso dibattito sulla sicurezza dei percorsi, in particolare sul tratto del mandamento, e in particolare a Baiano  dove si è verificata la rovinosa caduta che ha coinvolto diversi atleti. Le condizioni dell’asfalto, già compromesse, sono peggiorate drasticamente a causa della pioggia battente, rendendo la strada estremamente scivolosa e pericolosa.

Secondo numerosi testimoni e addetti ai lavori, quel tratto era noto per il suo stato precario, ma nonostante le previsioni meteorologiche avverse, il percorso non è stato modificato né sono state adottate misure straordinarie.

La vicenda ha sollevato interrogativi sulla responsabilità degli organizzatori e sulla gestione della sicurezza durante eventi di tale portata. In molti si chiedono se sia stato opportuno far transitare la corsa su strade che, in caso di maltempo, si trasformano in vere e proprie insidie.

Anche le istituzioni locali sono finite sotto accusa, in questo caso la Provincia di Avellino, per la scarsa manutenzione della statale. La situazione del manto stradale a Baiano non è un caso isolato e rappresenta un problema diffuso in molte aree della bassa irpinia, dove la mancanza di interventi strutturali mette a rischio non solo gli atleti, ma anche i cittadini.