BAIANO. Nell’ambito della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, si è tenuto nel Circolo Sociale di Baiano l’incontro promosso dalla Cooperativa SEEDS. Verso Rifiuti Zero 2020: utopia o realtà?

BAIANO. Nell’ambito della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, si è tenuto nel  Circolo Sociale di Baiano l’incontro promosso dalla Cooperativa SEEDS. Verso Rifiuti Zero 2020: utopia o realtà?

Un argomento di grande attualità e interesse, sviluppato con chiarezza dai relatori della cooperativa. Il nostro territorio realizza già una buona raccolta differenziata, anche se con notevoli differenze tra l’eccellenza di Baiano, comune più volte premiato come “Riciclone”, che ha raggiunto l’85%, e altri con percentuali inferiori. L’obiettivo, come ha detto il socio SEEDS Giuseppe Candela nel suo intervento, è quello di andare oltre la differenziata e di adottare il criterio delle “3 R”: Ridurre, Riutilizzare e Riciclare.

La strategia “Rifiuti Zero” si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo ZERO. La strategia si applica attraverso 10 passi, che possono essere sintetizzati come segue: eliminare l’incenerimento dei rifiuti e strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile ed ottimizzi la qualità di materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti; incentivare il riuso del materiale riciclato, la riparazione di oggetti e operare scelte di vita che diminuiscano la percentuale di scarti (es: uso di prodotti alla spina); sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili.  Con “rifiuti zero” i governi locali possono contribuire alla riduzione dei cambiamenti climatici, alla protezione della salute, alla creazione di posti di lavoro “verdi” e alla promozione della sostenibilità locale.

L’intervento dell’ing. Luca Piciullo, dell’Università di Salerno, ha approfondito il significato di alcuni concetti chiave quali: sviluppo, rifiuto ed impronta ecologica (intesa, quest’ultima, come la superficie di territorio necessaria a rigenerare le risorse consumate da una popolazione: oggi, sciaguratamente, per sostenere i nostri stili di vita, ci vorrebbe un territorio pari ad una volta e mezza quello della Terra ).  Successivamente sono stati analizzati alcuni dati sulla percentuale di raccolta differenziata realizzata nei Comuni del mandamento e sui costi connessi al pagamento dell’attuale tassa sui rifiuti (TARI). Tale tasse si calcola esclusivamente in base al numero dei componenti il nucleo familiare e alla superficie dell’abitazione, non considerando in alcun modo la reale quantità di rifiuti prodotti dagli utenti. L’intervento si è concluso con la presentazione di una proposta: adottare un meccanismo di “premialità” per i cittadini più virtuosi, in base alla quantità di materiali differenziati. Il rifiuto, dunque, non deve essere più il risultato ultimo di un processo ma bensì come un insieme di materiali che possono produrre nuove risorse e, al contempo, risparmio economico. Dalla discussione è anche emersa un’altra interessante proposta: una centralina pubblica di distribuzione di acqua, che, sulla scorta di esperienze di altri comuni, è in grado di far risparmiare a una comunità centinaia di migliaia di euro.

Numerosi sono stati gli interventi dei cittadini presenti: Gianluca Napolitano, Antonio Tulino, Nicola Montanile, Antonio Vecchione, Attilio Alfieri, Stefania Lup, Francesco Scotto (ha tenuto a informare che l’amministrazione comunale sta studiando un meccanismo di premialità per i cittadini), Sabatina D’Avanzo (ha parlato degli ottimi risultati raggiunti con un impianto di compostaggio domestico, a suo tempo distribuito dal comune nell’ambito di un progetto sperimentale meritoriamente varato dall’ing. Domenico Picciocchi).