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di Gianni Amodeo
Sarà accesa domani –14 dicembre- negli ambienti e spazi del Centro parrocchiale di Santo Stefano, in via Leonardo da Vinci, nell’ambito delle iniziative sociali strettamente correlate con le liturgie di meditazione e preghiera, ispirate dallo spiritualità che emana dalle atmosfere di preludio all’ Avvento della Natività di Gesù.
E’ l’accensione della Candela dei pastori – la terza– collocata nella Corona delle Candele, la suggestiva e coinvolgente tradizione che affonda le sue radici nelle Sacre scritture, scandendo le quattro domeniche dell’Avvento nella simbologia tematica delle idealità e dei valori, di cui la Corona è concepita e resa testimonianza di attiva conoscenza e promotrice di responsabile operosità nel comun vivere. Un percorso animato di allegorie e simboli – con ancoraggio di aggregazione e riferimento nelle ritualità che si svolgono secondo la liturgia nelle Chiese parrocchiali dedicate ai Santi Apostoli e a Santo Stefano, protomartire della cristianità e patrono della comunità cittadina,- iniziato il 30 novembre, proprio nella Chiesa patronale, con l’ accensione della Candela della profezia, evocativa della Natività di Gesù, portatore di giustizia tra i popoli e nell’umanità.
In rapida sequenza, il 7 dicembre, la Corona si è animata con l’accensione della Candela di Betlemme – la seconda, appunto-, in un’ambientazione singolare, ma del tutto significativa per caratura umana e umanizzante espressa, qual è quella che s’identifica con Villa Santo Stefano, in via Lippiello, che, alla pari di tante altre analoghe Strutture attive sui territori nostrani e dell’intera Campania, assolve la delicata funzione sociale di assistenza, cura ed ospitalità verso le persone anziane. Una simbologia, quella di Betlemme, per evocare non soltanto la Natività di Gesù nel Villaggio betlemita, in sé e per sé, ma anche la condizione che da qualche mese si vive proprio a Betlemme, nel cuore della martoriata Cisgiordania. E’ la Betlemme, che, pur in uno stato di tregua provvisoria, ha cominciato a ritrovare situazioni di vivibilità praticabili e servizi elettrici pubblici, come in larga parte della Cisgiordania. Uno stato di cose del tutto negato nel 2023 e nel 2024. Non è il molto auspicato ed auspicabile, certo. Ma vita e pace si costruiscono per gradi e con tenacia … evitando ostacoli creati ad arte, fallaci ipocrisie e spregevoli saccenterie.
Un auspicio che, ritornando alla Candela di Betlemme, accesa in Villa Santo Stefano, è stato …. accompagnato e ravvivato dalla splendida esibizione canora di Caterina Russo e dalla performance di attori di Proteatro, con l’introduzione di Franco Scotto. E, per i dettagli di cronaca, nel Centro parrocchiale di Santo Stefano sarà accesa la Candela dei pastori, all’insegna della calda amicizia e della serena convivialità, con l’accoglienza di Pina Picciocchi e Peppino Barzaghi, con il supporto delle ragazze e dei ragazzi dell’Azione cattolica … sul filo delle interessanti esperienze maturate nel quadro delle manifestazioni del Giubileo della Speranza.
