Sant’Anastasia, antenna sul tetto della scuola: scatta la protesta dei genitori. Il sindaco scrive alla congregazione e al vescovo

Sant’Anastasia, antenna sul tetto della scuola: scatta la protesta dei genitori. Il sindaco scrive alla congregazione e al vescovo

Cresce la tensione a Sant’Anastasia dopo l’installazione di un’antenna per la rete mobile su un edificio che ospita una scuola paritaria in via Sodani. La notizia ha suscitato l’immediata reazione di molti genitori, preoccupati per la vicinanza dell’impianto ai luoghi frequentati quotidianamente da bambini e adolescenti. Le famiglie hanno lanciato una petizione online chiedendo la sospensione dei lavori e un riesame dell’intervento.

Al centro della questione c’è una struttura di proprietà delle Suore Domenicane “Santa Maria dell’Arco”, che ospita una scuola per alunni dai 3 ai 14 anni. L’antenna è in corso di montaggio sul tetto dell’edificio, affittato a un ente gestore scolastico terzo. L’opera, pur risultando regolarmente autorizzata, è stata avviata senza alcun confronto con la comunità scolastica né con l’amministrazione comunale, generando un clima di incertezza.

La reazione dell’amministrazione non si è fatta attendere. Il sindaco Carmine Esposito ha preso posizione con una lettera indirizzata alla congregazione religiosa proprietaria dell’immobile e al vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino. Nella missiva il primo cittadino chiede di conoscere nel dettaglio le autorizzazioni concesse, la natura tecnica dell’impianto e il rispetto delle normative in materia di tutela della salute pubblica, in particolare nei contesti educativi.

La presenza di una popolazione scolastica impone un atteggiamento di massimo scrupolo ha dichiarato Esposito. È necessario garantire trasparenza e attenzione, applicando il principio di precauzione, soprattutto quando si parla di infrastrutture tecnologiche vicine ai bambini.

Nel frattempo, sui social network si è scatenata una mobilitazione spontanea. Centinaia di cittadini stanno condividendo l’appello alla prudenza, mentre la petizione su Change.org raccoglie adesioni crescenti. Tra le principali richieste: verifiche tecniche, analisi ambientali e un eventuale spostamento dell’impianto lontano dalla scuola.

In risposta alle sollecitazioni, l’amministrazione comunale ha annunciato che saranno effettuati sopralluoghi tecnici e avviati contatti con tutti i soggetti coinvolti per acquisire ogni elemento utile. L’obiettivo è quello di chiarire quanto accaduto e comprendere se vi siano margini per un intervento a tutela del diritto alla salute e alla sicurezza degli studenti.

L’episodio riapre il dibattito, mai del tutto sopito, sulla convivenza tra esigenze di potenziamento delle reti di comunicazione e la salvaguardia di spazi sensibili come le scuole. La comunità di Sant’Anastasia ora attende risposte concrete e trasparenti.