RC AUTO. Di Maio e Puglia (M5S): “Il deputato Pd e la sua collega Valeria Valente temono lo scotto elettorale per le false promesse sulla tariffa italia”.

RC AUTO. Di Maio e Puglia (M5S): “Il deputato Pd e la sua collega Valeria Valente temono lo scotto elettorale per le false promesse sulla tariffa italia”.

“Il deputato Pd Leonardo Impegno ha lanciato un appello ‘a tutti i senatori’ affinché non sia stravolto il testo sulla Rc auto equa. Impegno la smetta di fare l’ipocrita e faccia nomi e cognomi dei veri destinatari del suo appello, che sono i senatori del Pd, il suo partito. Lo stesso partito che sulla Rc auto è già stato smascherato da mesi dal Movimento 5 Stelle. Eravamo certi che gli uomini del premier Renzi, che hanno finto di cantar vittoria per l’approvazione alla Camera dell’emendamento al dl Concorrenza, dopo una battaglia che ha visto in prima linea il Movimento 5 Stelle, avrebbe cambiato le carte in tavola”.

“Impegno ora finge di cadere dalle nuvole e di non sapere ciò che invece noi andiamo denunciando da mesi. Ovvero, che il suo partito si è calato le braghe al cospetto delle lobby delle compagnie assicurative di cartello e che è pronto a far morire un provvedimento che avrebbe finalmente messo un punto a tariffe spropositate sull’assicurazione obbligatoria su auto e moto. La verità è che Impegno è consapevole di aver tradito la fiducia dei tanti napoletani che ha coinvolto nella battaglia sulla Rc auto. E come lui ha fatto la sua collega Valeria Valente, candidata alle Primarie a Napoli, che oggi ha la faccia tosta di chiedere un voto a quegli stessi cittadini che ha tradito con la falsa promessa che il suo partito avrebbe approvato la norma sulla Rc auto”.

“Mentre si consuma l’ennesima pantomima nel Pd, Il Movimento 5 Stelle prosegue la sua battaglia per mettere fine all’ingiustizia sulla Rc auto perpetrata per troppo tempo. La prossima settimana voleremo a Bruxelles per presentare alla Commissione europea una denuncia al Governo italiano per violazione delle norme che regolano i diritti dei consumatori e il principio di non discriminazione territoriale della carta dei diritti della Ue”.