“Poteva atterrare anche con un solo motore”

Poteva atterrare anche con un solo motore

Ancora tutta da chiarire la dinamica che ha portato al disastro aereo del volo della Germanwing diretto da Barcellona a Düsseldorf. Sono 148 i decessi (142 passeggeri e 6 persone dell’equipaggio) per quello che è di fatto il primo incidente di una low cost sul territorio europeo di tali proporzioni. Quello che al momento è possibile visionare sono i dati forniti da alcuni tracciatori volo, quali Flightradar24 o PlaneFinder. Da qui si può ricostruire la traiettoria del volo, che si chiude dopo Digne, sulla catena montuosa alpina. Un luogo che rende ancora più complesse le operazioni di soccorso. Secondo quanto riportato dalle reti francesi, i resti dell’aereo sono diffusi su un’area particolarmente estesa.

L’aereo disastrato sul suolo francese serviva il volo 4U9525, da Barcellona El Prat all’aeroporto internazionale di Düsseldorf, ed era un Airbus 300-211. Dai radar è scomparso alle 9.39 UTC (10.39 in Italia), mentre la richiesta di aiuto è stata ricevuta dall’ATC (Air Trafic Control) alle 9.47 UTC. Lo stesso volo, come si apprende daFlightradar24, aveva portato a termine nella stessa giornata il tragitto inverso da Düsseldorf a Barcellona (atterrando alle 7.57). Partiva di nuovo un’ora dopo per quello che sarebbe stato l’ultimo volo.

“L’Airbus 320 è pensato per essere portato all’atterraggio anche con un solo motore funzionante, se il pilota è esperto”. Una caratteristica che, se rende impossibile la partenza a potenza ridotta, dovrebbe scongiurare disastri una volta ad alta quota. Molto remota, insomma, la possibilità che un guasto tecnico, l’incuria o una manutenzione poco attenta possano portare allo spegnimento di tutti i motori. Lufthansa, peraltro, ha sempre fatto della qualità tecnica e dei controlli il proprio nodo all’occhiello. Si indaga e, di certo, si controllerà anche il caotico aeroporto di Barcellona il cui livello di sicurezza non è sempre stato all’altezza degli standard.