NOLA. Giovani Democratici. “Biancardi e alla sua maggioranza: dopo la farsa, far calare il sipario sulla sua esistenza amministrativa”

NOLA. Giovani Democratici. Biancardi e alla sua maggioranza: dopo la farsa, far calare il sipario sulla sua esistenza amministrativa

Pare che morendo apud Nolam, nei nostri dintorni, Ottaviano Augusto abbia concluso la propria esistenza esclamando “Acta fabula est, plaudite!”. “La commedia è finita, applaudite!”.

Di fronte all’indecoroso teatrino andato in ora qualche sera fa in diretta nazionale, ci pare sia l’unico atto che resta al Sindaco Biancardi e alla sua maggioranza: dopo la farsa, far calare il sipario sulla sua esistenza amministrativa.

Il Sindaco è passato in poche ore dall’intestarsi, non si capisce ancora bene a quale titolo, la conclusione delle indagini sui “furbetti del cartellino” a dover rispondere a Del Debbio, contornato da un rincuorante parterre di amministratori locali ridotti al ruolo di comparse e improvvisati attori non protagonisti. Peccato che l’unica realtà cui Biancardi e co. dovrebbero rendere conto sarebbe la cittadinanza, rappresentata in Consiglio Comunale. Dinanzi a questo organo sarebbe bene che il Sindaco comparisse, eventualmente denunciando le spaccature interne alla sua compagine.

Non ci esprimiamo sull’avventata logistica della serata (chi ha preso i contatti con “Quinta Colonna”? come ci si immaginava sarebbe andata la trasmissione?). Non ci interessa capire se il Sindaco, suo malgrado, si sia trovato imbrigliato in un vero e proprio agguato mediatico, organizzato in un’arena televisiva dal chiaro orientamento politico, populista e parafascista nei modi e nei contenuti, al punto tale che chi ha organizzato il tutto, ci auguriamo credendo in un positivo riscontro politico, di fatto è riuscito a far mettere in ridicolo l’intera cittadinanza (e forse sarebbe meglio per il Sindaco e per tutta l’Amministrazione trovare un ufficio stampa leggermente più preparato, visto che si tratta di incarichi fortemente fiduciari e lautamente pagati coi soldi pubblici).

Crediamo ben più opportuno che chi di dovere chieda scusa alla Città e se ne vada a casa, anche solo per correttezza e ferma restando la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio (che vale anche per la recente condanna per danno erariale contro l’Amministrazione Comunale di recente pronunciata contro il Sindaco). Perchè qui il disdoro alla comunità deriva non dalla giustissima attività di indagine, bensì da chi in quasi otto anni di mandato ha dimostrato di tenere a tutto, fuorchè al buon nome di Nola.

Il circolo GD Nola