Lunedì 15 Ottobre 2018 presso il convento Santa Chiara sito in Solofra si svolgerà il terzo congresso della Filctem Cgil Avellino.

Lunedì 15 Ottobre 2018 presso il convento Santa Chiara sito in Solofra si svolgerà il terzo congresso della Filctem Cgil Avellino.

Domani, lunedì 15 ottobre alle 10 presso il convento Santa Chiara a Solofra, si svolgerà il terzo congresso provinciale della Filctem Cgil Avellino con il segretario uscente e attuale segretario generale della Cgil irpina Franco Fiordellisi e il segretario organizzativo della Filctmen Cgil di Avellino Carmine De Maio, saranno presenti Sonia Tosoni Filctem Nazionale Resp Concia e Raffaele Paudice Coord. Filctem Cgil Campania, invitati Confindustria Avellino, Unic Campania, Responsabile Cna Solofra, la direzione della Stazione sperimentale, Legambiente, i comitati cittadini, politici e amministratori locali.

«Al centro del dibattito – dice De Maio – ci saranno le tematiche che quotidianamente incidono sul territorio irpino, che si sommano alla crisi decennale e all’assenza di azioni concrete da parte dei vari dei governi. Sono mancati, in questi lunghi anni, progetti e attività legislative a tutti i vari livelli: il perdurare della crisi ha quindi cambiato profondamente i lavoratori e i cittadini, facendo emergere tutte le contraddizioni umane, economiche e sociali con l’avanzare della disoccupazione, della povertà connessa anche al lavoro sommerso. Tutte condizione che hanno accentuato la desertificazione umana e aziendale.

«La Filctem rappresenta i lavoratori dell’energia, della moda, della chimica e della manifattura di conseguenza ha un osservatorio privilegiato su settori strategici, potendo valutare  competitività e capacità di prevedere modelli industriali innovativi ed ecosostenibili, impostazioni dei futuri modelli energetici, consistenza e tenuta delle filiere industriali, problematiche ambientali e sociali dei siti dismessi, valutazioni che ci permettono di dare un contributo di merito, che in questi anni su le tante vertenze industriali e criticità ambientali non abbiamo fatto mai mancare, anche se molte volte ci è sembrato di combattere contro i mulini a vento».

I territori – conclude il segretario organizzativo della Filctem – della nostra provincia  scontano gravi lacune strutturali e di servizi, frutto dell’immobilismo, che rendono difficile vivere, lavorare, fare impresa, studiare, curarsi, formare una famiglia non a caso ogni anno vanno via 2mila cittadini, dei quali la maggioranza sono giovani under 35 e  laureati, ovvero coloro che dovrebbero rappresentare il futuro dell’Irpinia»