IRPINIA. La delusione dei dipendenti ASIDEP: promesse disattese e incertezza persistente

IRPINIA. La delusione dei dipendenti ASIDEP: promesse disattese e incertezza persistente

(Comunicato Stampa) Dobbiamo dare atto della coerenza, al Presidente dell’Asi di Avellino, che  puntualmente disattende qualsiasi impegno preso con i dipendenti ASIDEP.

Ma il 7 marzo non dovevamo ricevere una mensilità?

Nell’ipotesi di accordo sottoscritta da sindacati e rappresentanze aziendali, con la presenza collaborativa di Confindustria, il presidente ASI si è impegnato a pagare entro il 7 marzo 2024 una delle mensilità arretrate vantate dai dipendenti (quattro e a breve saranno cinque), sollecitando anche a firmare tale ipotesi al fine di ottenere una proroga dal tribunale fallimentare per la restituzione all’ASI degli impianti, nelle more dell’affidamento in via d’urgenza e con trattativa diretta la gestione degli stessi alla società che “sarà” scelta per gestire per tre mesi il servizio di depurazione(???). Ad oggi nessun stipendio è stato erogato

L’ipotesi che prevedeva  la messa in CIGS per cessazione delle 54 unità, un crono programma per il pagamento delle spettanze e un impegno   a salvaguardare occupazione e professionalità  di tutti, pur avviando un  piano di esodo  incentivante condiviso con i cinque o sei lavoratori prossimi alla pensione.

La garanzia ad assorbire direttamente come ASI eventuali lavoratori che sarebbero risultati in esubero.

Il tutto è stato portando nell’assemblea dei lavoratori che pur accettando l’ipotesi, hanno richiesto la modifica di alcuni punti, tra cui la richiesta di effettuare la CIGS con la rotazione dei dipendenti, cosa prevista per legge, ma anche un  gesto di solidarietà e condivisione con tutte le maestranze.

Il concetto espresso da tutti i lavoratori è quello del lavoro, in assemblea hanno bocciato l’idea di essere parcheggiati, questo è il motivo della richiesta di rotazione in CIGS, bensì, vogliono continuare ad essere protagonisti del lavoromassima espressione nell’art. 1 della nostra Costituzione.

L’assemblea con 42 presenti ha votato il verbale precisando che, l’ipotesi con queste piccole integrazioni sarebbe stata accettata . ricevendo 41 voti a favore  e 1 contrario.

Ieri 13 marzo, come riportato dalla stampa, il Consiglio Direttivo , ha discusso sulle richieste dell’assemblea dei lavoratori, un parto molto difficile che non ha visto ancora la nascita definitiva. Intanto, questo sistema dell’”ATTESA” si può definire a dir poco vessatorio, sta mettendo in ginocchio economicamente  e psicologicamente  lavoratori e famiglie che da circa tre anni vivono l’incubo dell’incertezza.

Oggi, ancora una volta, i lavoratori si chiedono: Quali sono gli obiettivi dell’attuale consiglio direttivo dell’ASI? E le rassicurazioni relazionate da Pisano nell’assemblea generale dei Sindaci sono veritiere?                   Le spettanze stipendiali sono state pagate? I fatti, dicono No!

Le RSU

                                                                                                 FISMIC, UILM, FIOM

Saverio Bellofatto,  Maria Mottola,  Nunzio Scibelli