“IO DICO STOP”, la nuova rubrica del mercoledì, parleremo di…

IO DICO STOP, la nuova rubrica del mercoledì, parleremo di...

IO DICO STOP, la nuova rubrica del mercoledì, parleremo di...a cura di Giovanna Acierno

La rubrica: “Io dico STOP” nasce dalla volontà di sensibilizzare i lettori del quotidiano “Bassa Irpinia” agli innumerevoli tarli della società che, purtroppo, stanno diventando il nostro pane quotidiano. Ogni Mercoledì, affronteremo insieme i temi più svariati, commentandoli e sviscerarandoòli in ogni minimo aspetto. Affronteremo insieme il Femminicidio, cercheremo di affrontare la situazione della donna in Medio Oriente, parleremo dell’Omosessualità, del fenomeno del Bullismo e di tanto altro ancora. La nostra analisi non si limiterà ad una semplice descrizione degli avvenimenti. Si cercherà di analizzare a fondo il problema collegandoci, se è possibile, a vari ambiti quali quelli sociologico, giuridico e soprattutto filosofico-letterario perché “dove non arriva la ragione, arrivano i sentimenti” e grazie alla letteratura o alla filosofia potremmo osservare i problemi di tanto in tanto affrontati secondo una prospettiva che solo l’arte riesce a mostrare. Infine,qualora avessimo l’opportunità, cercheremo di raccogliere le testimonianze di chi ,da questi diversi mali endemici è stato ingiustamente soggiogato. L’obiettivo principale è quello di rompere il muro del silenzio, per capire che questo Male è tanto lontano quanto vicino. L’esperienza ci mostra che il silenzio ha fatto più vittime dei proiettili perché ha lasciato che le persone si assuefacessero all’immortalità,considerandola come regola. Per colpa del silenzio circa una persona su tre ha subito nella propria vita una qualche forma di violenza fisica o psicologica e il numero di vittime non accenna a diminuire. Il silenzio lo si può rompere, a mio avviso, solo con la conoscenza e la stessa conoscenza può portarci a prevenire il male e a non avallare, quindi, comportamenti scorretti. La prevenzione è l’elemento sul quale concentrare l’attenzione, perché solo modificando i codici comportamentali e i pregiudizi si potranno ottenere risultati significativi, ma questo presuppone forti investimenti sia in termini di capitale umano che di risorse. Prevenire dal punto di vista educativo significa educare al rispetto del prossimo per non generare comportamenti violenti e utilizzare i nuovi strumenti messi in campo dalla tecnologia può essere uno dei tanti modi per raggiungere un livello di sensibilizzazione soprattutto tra le giovani generazioni. Vi aspetto ogni Mercoledì.