I botti di Capodanno sono pericolosi per cani, gatti e animali selvatici: cosa fare per proteggerli.

I botti di Capodanno sono pericolosi per cani, gatti e animali selvatici: cosa fare per proteggerli.

Molti sindaci in tutta Italia hanno già firmato le “ordinanze di Capodanno”: in molte città si accoglierà il nuovo anno senza botti e con maggiori attenzioni per un festeggiamento in sicurezza.

I botti di Capodanno infatti possono essere molto pericolosi per l’uomo: la Società italiana di medicina ambientale stima che dal 2012 a oggi, in tutta Italia, questi abbiano causato oltre tremila feriti e sei morti, e posso essere molto dannosi anche per gli animali. Le esplosioni infatti mettono in serio pericolo l’incolumità di cani e gatti, uccelli e altre  specie che mal sopportano il fragore e le illuminazioni improvvise.

Sono circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, particolarmente sensibili a botti e fuochi pirotecnici,  che ogni anno perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili proprio ai petardi. Fra essi le vittime principali sono gli uccelli, che spaventati dal bombardamento a tappeto abbandonano i dormitori in fretta e furia, finendo spesso per schiantarsi contro gli ostacoli a causa della scarsa visibilità.

Moltissimi animali muoiono d’infarto a causa dello spavento, altri, disorientati e lontani dai propri rifugi e dormitori, periscono sotto i rigori del gelo invernale dopo aver perduto la “via di casa”. Lo stress innescato dai botti di Capodanno è talmente elevato che gli animali vengono spinti a disperdere in brevissimo tempo energie preziose e, finendo in luoghi sconosciuti, spesso muoiono di stenti tra atroci sofferenze. “Abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi o tetti), vagano al buio alla cieca e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia”, spiega il WWF.

Anche gli animali domestici soffrono terribilmente per i botti di Capodanno, come ben sanno i proprietari di cani, gatti e altre specie da compagnia. I dati su vittime e dispersi diffusi ogni anno da alcune organizzazioni animaliste non hanno riscontri oggettivi e non sono supportati da fonti, pertanto non possono essere considerati attendibili dal punto di vista squisitamente statistico e scientifico, ma ciò non significa affatto che numerosi amici a quattro zampe non perdano la vita o fuggano a causa dei botti. Fortunatamente esistono dei metodi efficaci per proteggere i nostri amici a quattro zampe – non solo – da questo delirio (quasi) collettivo, come riportato nel decalogo dell’Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA). Eccolo qui di seguito:

1 – Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi

2 – Non lasciamoli soli, potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi. Stiamo loro vicini, mostrandoci tranquilli e cercando di distrarli

3 – Non lasciamoli in giardino. Teniamo in casa o in un luogo protetto gli animali che abitualmente vivono fuori per scongiurare il pericolo di fuga

4 – Teniamo alto il volume di radio o televisione, chiudendo le finestre e le persiane

5 – Lasciamo che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di un luogo che normalmente è loro vietato

6 – Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura

7 – Facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista affinché valuti la possibilità di una terapia di supporto

8 – Evitiamo soluzioni fai da te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico

9 – Organizziamo una “gita fuori porta” per trascorrere il Capodanno in luoghi lontani dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi

10 – Chiediamo al nostro Comune un’ordinanza contro i botti e sensibilizziamo l’opinione pubblica su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali domestici e selvatici.

Nunziata Napolitano