Per due giorni, Avellino diventa la capitale rock d’Italia col doppio appuntamento al Godot Art Bistrot

Per due giorni, Avellino diventa la capitale rock dItalia col doppio appuntamento al Godot Art Bistrot

In attesa della line-up di novembre, il Godot Art Bistrot diAvellino chiude alla grande la programmazione di ottobre. Un vero e proprio giro del mondo in musica, che si conclude toccando i due emisferi:venerdì 27 ottobre, alle 22, sul palco di via Mazas, la cantautrice russa,Mary OcherLunedì 30 ottobre, alla stessa ora, il musicista e produttore discografico australiano, Hugo Race.

Insomma, due eventi imperdibili con artisti di riconosciuto spessore internazionale che fanno di Avellino la capitale rock d’Italia.

Mary Ocher, russa trapiantata in Israele e adesso approdata a Berlino, nella sua variegata carriera ha costantemente creato un lavoro appassionato e senza compromessi, crudo, socialmente provocatorio, ironicamente schierato contro lo status quo, il potere ed i conflitti che esso genera. La sua cifra stilistica è composta da chitarra, synt e vocalizzi che producono una sorta di pop sperimentale, a tratti affiorano ritmi africani e sudamericani. Negli ultimi sei anni ha pubblicato quattro album di studio su cinque etichette, nonché una doppia antologia di registrazioni, due EP e altrettante raccolte di remix.

La sua precedente uscita solista è stata prodotta dal canadese psych rock & roll guru King Khan. Il più recente, «The West Against The People» è pubblicato da Klangbad, l’etichetta dei Faust e di Hans Joachim Irmler.

Non ha nemmeno bisogno di presentazioni, Hugo Race, musicista e produttore discografico australiano per anni al fianco di Nick Cave nei Nick Cave and the Bad Seeds. Attualmente è il leader di Hugo Race and the True Spirit e Fatalists oltre a far parte dei Dirtmusic.

Prima dei Bad Seeds, muove i primi passi coi Birthday Party. Poi nel 1984 fonda i The Wreckery con Robin Casinader, Nick Barker, Edward Clayton-Jones e Charles Todd. Quattro anni dopo, è la volta dei True Spirits con Bryan Colechin, Chris Hughes, Ralf Droge, Rainer Lingk, John Molineux coi quali pubblica diversi album spaziando tra il blues e la psichedelia. Continua, intanto, la collaborazione con Nick Cave partecipando ai dischi «Kicking Against The Pricks», «Tender Prey» e «Murder Ballads». Partecipa, inoltre, come musicista e compositore a dischi, tra gli altri, diMick HarveyLa CrusNikki SuddenRobert Forster e Micevice. Negli anni 90, crea una propria etichetta, la Helixed, mentre con Chris Brokaw eChris Eckman da vita ai Dirtmusic. Dal 2010, insieme ad Antonio Gramentieri e Diego Sapignoli della band strumentale Sacri Cuori, porta avanti il progetto Fatalists con il quale ha sinora realizzato l’omonimo «Fatalists» (2010), «We Never Had Control» (2012), Orphans (2014) e «24 Hours To Nowhere» (2016).