Domani 15 novembre, i “narratori della Valle dell’Ofanto” presentano a Bisaccia “L’Ofanto dagli impeti di vortici e di creste”, un volume scritto sul fiume Ofanto da 30 illustri scrittori

Domani 15 novembre, i “narratori della Valle dell’Ofanto” presentano a Bisaccia “L’Ofanto dagli impeti di vortici e di creste”, un volume scritto sul fiume Ofanto da 30 illustri scrittori

A concludere il tour attraverso i “Villages of tradition”, i cinque borghi altirpini che hanno aderito al progetto promosso dal Gal Cilsi, Villages of Tradizions e Mediaterre Tv, la presentazione del volume “L’Ofanto dagli impeti di vortici e di creste”, che sarà presentato a Bisaccia, nella splendida cornice del Caffè Letterario sito presso i locali del Museo Archeologico. Un libro interamente dedicato al fiume Ofanto, che ha visto la collaborazione di ben 30 autori, coordinati da Alfonso Nannariello che ha ne ha curato la pubblicazione. Fra i collaboratori si citano i nomi di Franca Molinaro, Vinicio Capossela, Vito De Nicola, Giuseppe Iuliano, Pino Aprile, Paolo Rumiz, Michele Fumagallo, Luigi Lariccia, Viviana Miele, Paolo Saggese, Raffaele Nigro, Generoso Picone, Filomen D’Andrea e tanti altri.

Domani, domenica 15 novembre a partire dalle ore 10.00 la carovana si muoverà da Rocca San Felice per percorrere i cinque borghi altirpini che hanno aderito al progetto internazionale di cooperazione “Villages of Tradition”, che coinvolge i Gal irpini, campani, francesi e romeni.

Attraverso “Villages of Tradition”, sviluppato nell’ambito dell’Asse 4 Leader, si è dato vita ad un network internazionale del turismo rurale composto dai Gal Partenio (capofila), Cilsi, Irpinia, Serinese Solofrana, Taburno (Benevento), Colline Salernitane (Salerno), Casacastra (Salerno), Othe Armance (Francia) e Timis Torontal Barzava (Romania). I borghi di Rocca San Felice, Guardia Lombardi, Calitri, Monteverde e Bisaccia si preparano ad entrare nella rete internazionale di cooperazione immaginata dai Gal di tutta Europa, per incentivare un nuovo approccio al turismo di tipo rurale. Villaggi, tradizioni e culture diverse si incontrano per offrire al viaggiatore un approccio nuovo al turismo.

Al visitatore sarà consentito di visitare chiese, castelli ed edifici storici, con occasioni di confronto con le comunità che nel tempo hanno saputo preservare la propria storia e la propria tradizione, anche attraverso la promozione dell’artigianato e delle produzioni tipiche nel campo dell’enogastronomia.