Catastrofi naturali, Rotary International e Protezione Civile collaboreranno per la sicurezza dei cittadini

Catastrofi naturali, Rotary International e Protezione Civile collaboreranno per la sicurezza dei cittadini

Il rapporto del CRED (Centre for the Epidemiology of  Disaster) mostra un aumento dei disastri come siccità, alluvioni e terremoti.  Sono 411 milioni le persone colpite da disastri naturali nel 2016. Una cifra preoccupante,  ben quattro volte superiore a quella del 2015, quando gli interessati si fermavano ai 98 milioni. 301 catastrofi in 102 Stati. E, nella classifica dei Paesi più colpiti, l’Italia si trova al settimo posto.

 Le inondazioni sono assieme alle tempeste, il disastro naturale che ha fatto più vittime – ben il 71% – seguite dai terremoti con il 17%.

A fronte delle caratteristiche geologiche intrinseche, alcuni paesi fronteggiano le avversità meglio di altri. Merito di pianificazione attenta, manutenzione costante, affidabilità della rete elettrica e stradale. Ma anche coordinazione, capillarità delle informazioni di servizio ed efficienza della catena logistica, fondamentali per raggiungere i centri abitati rimasti isolati e distribuire i beni di prima necessità alla popolazione colpita. A poche ore dal devastante terremoto di Amatrice, l’atteso rapporto annuale redatto dall’Istituto per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente dell’Università delle Nazioni Unite ribadiva il ruolo cruciale giocato da infrastrutture e logistica nel determinare gli esiti sulla popolazione di un evento naturale estremo.

Cambiamenti climatici e poca prevenzione sono fra le principali  cause delle catastrofi naturali.

Di tutto cio’ si è parlato al convegno sul tema  “ A 37 anni dal terremoto dell’Irpinia: riflessioni e considerazioni a sostegno dell’Università, degli Enti Locali e delle Associazioni “, che si è tenuto il 23 novembre scorso, organizzato dall’Istituto Comprensivo Statale “ Aldo Moro “ di Casalnuovo di Napoli, con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli.

Al convegno ha partecipato Luciano Lucanìa, Governatore del Distretto 2100 ( Campania, Calabria, territorio di Lauria ) del Rotary International – Italia, che ha sottolineato come infrastrutture adeguate e ben gestite non solo possono prevenire conseguenze catastrofiche ma anche svolgere un ruolo cruciale nella distribuzione degli aiuti umanitari in caso di disastro.

Inondazioni, cicloni e terremoti sono un duro colpo per l’economia: a livello mondiale il loro passaggio nel 2016 ha provocato la perdita di 97 miliardi.

Uno studio del Consiglio Nazionale italiano degli Ingegneri ha mostrato come il Paese, dal 1968 al 2014, abbia speso intorno ai 120 miliardi di euro per la ricostruzione post terremoti.

La prevenzione e la tutela dell’ambiente rimangono le soluzioni più importanti per far fronte alle catastrofi ed agli elevati costi.

L’informazione alla popolazione è una delle questioni centrali di un moderno sistema di protezione civile.

I cittadini sono parte integrante del sistema di protezione civile ed è essenziale che sappiano come comportarsi in caso di emergenza.

Il Governatore Luciano Lucanìa ha rimarcato che il Rotary si è impegnato a istituire, in ogni Distretto italiano, l’ “Unità Rotary di Protezione civile”, che avrà il compito di promuovere la conoscenza dei rischi e, più in generale, dei temi di protezione civile e collaborare con le Istituzioni alle attività di formazione e informazione di cittadini ed operatori.

Queste Unità assicureranno un supporto alla Protezione Civile nei diversi ambiti professionali, sia in “tempo di pace” sia in emergenza. In particolare, potranno collaborare alle attività di comunicazione e di informazione a favore della popolazione e all’opera di diffusione delle conoscenze di protezione civile in ambito scolastico.

Il Rotary metterà a disposizione della Protezione Civile  gruppi specialistici di intervento, da attivare in caso di emergenze o eventi. Ma realizzerà anche percorsi formativi e informativi, volti a migliorare la conoscenza e la diffusione delle tematiche di Protezione Civile per lavorare in maniera decisa e concreta per prevenire e per diffondere una nuova cultura della sicurezza.

Questo è l’obiettivo della collaborazione, quanto mai utile in una fase istituzionale frenata dalla costante carenza di risorse.

Il Rotary è parte del Sistema Nazionale di Protezione Civile.