CALCIO AVELLINO. Matute: “Vogliamo vincere ma dipende dal Lanusei”.

CALCIO AVELLINO. Matute: Vogliamo vincere ma dipende dal Lanusei.

di Lucio Ianniciello

Parla Matute, tutto gira intorno alle ultime tre partite. C’è ancora una flebile speranza di primato, Lanusei a +5. Giovedì santo e’ un giorno fondamentale, i sardi vanno a Roma per giocare contro il Trastevere, gli irpini a Rocca Priora, avversaria la Lupa Roma: “Diamo il massimo in ogni partita, soprattutto ora che non e’ facile. Da inizio stagione contro di noi si triplicano le forze, c’è stanchezza ma conta la testa, quella ci guida. Da quel punto di vista stiamo bene. Per me niente e’ impossibile, se tutti giocano come contro di noi ce la possiamo fare. Dipende dal Lanusei. Noi ci crediamo. Speriamo che inciampino”.

Indica il picco della sua carriera per arrivare a parlare del presente e della scelta Calcio Avellino: “Crotone e’ stato il migliore anno. Sul piano fisico e tattico sto migliorando. Sono venuto qui per il progetto. Questa piazza merita di piu'”. Il pensiero in testa e’ sempre quello, la squadra ora sta facendo veramente bene, il bottino dei lupi nel girone di ritorno non lo ha collezionato nessuno, nelle ultime 11 partite 10 vittorie, di cui le ultime 7 consecutive: “Non abbiamo paura, siamo orgogliosi di aver dato il massimo, non finisce qui naturalmente. Ci sono state giornate non al top, vogliamo vincere. Non guardiamo ne’ il campo e ne’ l’avversario, i 3 punti sono fondamentali per dare fastidio. Vedremo cosa succede”. Si lascia andare ad un termine che rende bene l’idea e molto “regionale”: “Mi trovo a mio agio con tutti, abbiamo ritrovato la “cazzimma” di vincere, la cattiveria e l’atteggiamento giusto in ogni partita. Per raggiungere un traguardo bisogna lottare, non conta la tattica”.

La tifoseria irpina non e’ passata inosservata al camerunese: “Quando sei in campo, senti la voce dei tifosi che cantano. Dobbiamo dare loro questa soddisfazione. Impossibile trovare gente del genere”. Una battuta anche sulla sua ex squadra, la Juve Stabia, ormai lanciata verso la Serie B: “Avevo lasciato un gruppo di dirigenti splendidi, non sono sorpreso di quello che sta succedendo. Ho vissuto li’ momenti di difficolta’, col gruppo si vince”.