Beniamino Palmieri, presidente di Big Bang Irpinia e sindaco di Montemarano alle regionali per il PD

Beniamino Palmieri, presidente di Big Bang Irpinia e sindaco di Montemarano alle regionali per il PD

Ieri sera, il Big Bang Irpinia, l’associazione che unisce i “Comitati Renzi” sorti in provincia di Avellino nell’autunno del 2012, grazie all’apporto di chi ha creduto, per prima, nella visione riformista e di attenzione alle sorti del governo e delle istituzioni rappresentata da Matteo Renzi, si è riunita per offrire al Partito Democratico la propria posizione in merito alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.

Senza dubbio alcuno, i rappresentati dei comitati “Renzi” convenuti da tutto il territorio provinciale, gli stessi che hanno permesso la elezione al Parlamento di Luigi Famiglietti ed alla Provincia di Enrico Montanaro, hanno riconosciuto che per continuare a rappresentare la politica “renziana” serva contribuire al tema delle “regionali” con quella dose di chiarezza che ancora sfugge alla complessità del PD provinciale.

Necessita non solo dichiarare ma, sopratutto, testimoniare chiarezza, come metodo e strumento.  Per questo motivo, per restare caratterizzati dall’assenza di infingimenti, i renziani irpini hanno deciso di tirarsi fuori dai tentativi di stanche liturgie strategiche, che già vorrebbero sostituirsi ai più costruttivi dibattiti sui contenuti, offrendo alla comunità democratica un nome, un unico nome, che li possa rappresentare in pieno, in scienza e coscienza, all’interno della selezione per le candidature nella lista del Partito Democratico alle prossime “Regionali”.

Per unire altra chiarezza, a quella già espressa dalle Primarie verso il candidato Presidente del PD, i renziani irpini hanno indicato in Beniamino Palmieri, presidente di Big Bang Irpinia e sindaco di Montemarano, la persona che dovrà essere considerata per continuare a rappresentare la loro sensibilità all’interno della discussione sui candidati del Partito.

Una indicazione, a cui non sono stati contrapposti altri nomi, naturale perché funzionale a proseguire quel percorso di rinnovamento “nei fatti”, che i renziani vogliono si concretizzi sempre più pienamente e la cui leadership avevano già individuato nella persona di Palmieri.