BAIANO. I.C. GIOVANNI XXIII. “Libera….Mente Penso, Scrivo, Parlo, Vedo”. Convegno sulla Comunicazione organizzato dalla redazione del Giornalino Scolastico

BAIANO. I.C. GIOVANNI XXIII. “Libera....Mente Penso, Scrivo, Parlo, Vedo”. Convegno sulla Comunicazione organizzato dalla redazione del Giornalino Scolastico

Sabato 24 febbraio 2018, presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale Giovanni XXIII di Baiano/Sperone, si è svolto un interessante convegno sulla comunicazione dal titolo “Libera….mente Penso, scrivo, parlo, vedo”.

Ospiti d’onore, l’attrice Raffaella Rea e il giornalista Gianluca Verna che sono stati accolti dal Ds, il prof. Vincenzo Serpico e dalle docenti della redazione del Giornalino scolastico “Libera…mente”, le prof.sse Anna Conedera, Anna D’Avanzo, Anna Napolitano e Teresa Simonetti.

La comunicazione intesa nelle sue diverse forme da quella televisiva o cinematografica a quella cartacea è stata il filo conduttore di tutto il Convegno; dal latino cum = conmunire = legare,  mettere in comune, far partecipe, comunicare ed è proprio ciò che hanno fatto i due ospiti.

L’attrice Raffaella Rea è stata subissata dalle numerose domande degli alunni che volevano sapere come nasce un film, come vengono girate le scene d’azione, quali sono gli aspetti positivi e negativi di questo mestiere, se la famiglia ha appoggiato questa sua vocazione. La Rea con grande disponibilità e chiarezza ha spiegato che alle spalle di un film c’è una macchina organizzativa molto complicata che parte da un’idea, continua con la stesura della sceneggiatura, la ricerca di fondi per realizzarlo, il casting per scegliere gli attori e poi tutto l’aspetto organizzativo legato ai luoghi dove si gireranno le scene e ai tempi per realizzarle. E’ come un’orchestra che deve suonare la stessa musica, è un lavoro corale. La Rea ha poi chiarito che  c’è sempre uno studio dietro ogni personaggio che si interpreta, che è diverso recitare in una fiction (con tempi molto più veloci) rispetto ad un film (con tempi più lunghi). Le scene d’azione che ha recitato per esempio in Distretto di polizia o nella Narcotici sono debitamente preparate e a volte intervengono gli stuntman come controfigure. Fare l’attrice è un lavoro appassionante che ha lati positivi come quello di viaggiare, conoscere persone nuove con le quali si  stringono rapporti stretti nel periodo in cui si gira e nello stesso tempo questi aspetti positivi possono essere anche negativi. Ciò che l’ha spinta ad intraprendere questo percorso è stata la passione. Nella sua famiglia nessuno fa questo mestiere. I suoi genitori, papà medico e mamma insegnante, all’ inizio non pensavano che lei riuscisse a farsi strada in questo mondo così complicato, ora l’appoggiano e le sono vicini nel perseguire e realizzare quello che per lei era solo un sogno. Accanto all’attrice, è stata molto bella la presenza del marito Rosario Pucciarelli, aiuto regista, che ha donato ai ragazzi ulteriori spiegazioni alle loro domande, soprattutto dal punto di vista tecnico, per quanto riguarda gli effetti speciali e le scene d’azione dei film.

Anche per Gianluca Verna fare il giornalista era un sogno che desiderava realizzare fin da bambino. Affascinato dall’esempio del padre, Carlo Verna, attuale Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, che partiva per luoghi lontani che poi descriveva nei suoi articoli, Gianluca ha indirizzato i suoi studi verso questa difficile professione sempre in evoluzione a causa dei nuovi mezzi di comunicazione che velocizzano le notizie e la loro diffusione. I ragazzi del giornalino scolastico hanno chiesto quali fossero i suoi punti di riferimento e Verna ha citato Indro Montanelli, Candido Cannavò e Antonio Sasso, attuale direttore del Roma, giornale presso il quale lui scrive. Verna ha inoltre spiegato come si scrive un articolo, come il giornalista debba essere il più possibile imparziale e estraneo alla notizia, che è bello stare tra le persone e raccontare storie, ma è un lavoro senza orari e molto impegnativo. A tal proposito, il Ds ha citato Pasolini che scriveva sul Corriere della Sera e sosteneva che il giornalista deve essere un trasportatore imparziale di notizie che però deve schierarsi dalla parte dei più deboli, qualora fosse necessario. Gianluca Verna  ha anche ricordato la figura di Giancarlo Siani, giovane giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985 per aver fatto troppe domande sul sistema di collusioni, di affari di boss e colletti bianchi circa gli appalti pubblici nel napoletano e ha quindi sottolineato come le parole abbiano un peso nella nostra vita.

Curiosità, interesse, voglia di entrare in questo mondo dove la comunicazione richiede conoscenze, competenze e professionalità, ecco ciò che hanno suscitato gli interventi dell’attrice e del giornalista nei nostri alunni: entrambi, Raffaella e Gianluca hanno espresso parole di grande approvazione e di incoraggiamento al lavoro che i docenti, sostenuti dal Ds, compiono nella nostra scuola. L’attrice scrive: “È stata una mattina bellissima anche per noi: Ci siamo sentiti come a casa. E se nel mio piccolo ho potuto fare qualcosa per curare quel tesoro che sono per noi i giovani, sono ancora più felice”, mente il giornalista ci ringrazia così: “È stato davvero un piacere stare con voi… si vede la qualità di un corpo docente coordinato da un preside che mi ha fatto una splendida impressione. Ho sfogliato il vostro Giornalino, state facendo un lavoro eccellente con i vostri ragazzi e sarò felice di tornare a parlare con voi”.

          Il Ds, il prof. Vincenzo Serpico, nel concludere il Convegno, ha espresso all’attrice Raffella Rea l’augurio di continuare la sua splendida carriera e di ricevere un giorno il DAVID di Donatello, mentre al giornalista Gianluca Verna di realizzare il suo sogno, quello di diventare una firma de “La Gazzetta dello Sport”.

          Ai nostri alunni, interessati e coinvolti da questi argomenti, auguriamo di realizzare qualcosa di bello e di scrivere, giorno dopo giorno, con la LIBERA…MENTE il sogno vero della loro vita.