Bagno Elena, il Tar dà ragione a Palazzo Petrucci: la spiaggia di Posillipo torna (temporaneamente) libera

Bagno Elena, il Tar dà ragione a Palazzo Petrucci: la spiaggia di Posillipo torna (temporaneamente) libera

NAPOLI – La spiaggia di Posillipo potrebbe tornare a essere libera, almeno per ora. Il Tar Campania ha accolto il ricorso presentato da Palazzo Petrucci contro la proroga della concessione al lido Bagno Elena, annullando le delibere dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale che ne avevano autorizzato la gestione provvisoria.

La sentenza, pubblicata il 19 giugno dalla VII sezione del tribunale amministrativo regionale (presidente Gianmario Palliggiano, consigliera Viviana Lenzi, estensore Pierangelo Sorrentino), mette fine al primo round di un contenzioso avviato nel 2021. Il ristorante affacciato sulla baia di Posillipo aveva impugnato le proroghe automatiche concesse ai lidi, ritenendole in contrasto con la Direttiva Bolkestein dell’Unione Europea, che dal 2006 vieta estensioni generalizzate e senza gara pubblica delle concessioni demaniali marittime.

Con l’annullamento degli atti, decade la gestione temporanea affidata a Bagno Elena. L’area su cui sorgeva lo storico stabilimento balneare – un tratto ampio e pregiato della costa napoletana – dovrebbe tornare accessibile liberamente, almeno fino alla pubblicazione dei nuovi bandi per l’assegnazione regolare delle concessioni. Tuttavia, la sentenza potrà essere impugnata dinanzi al Consiglio di Stato, e fino al passaggio in giudicato la situazione potrebbe restare invariata.

Dietro il ricorso di Palazzo Petrucci non c’è solo la difesa di un principio giuridico, ma anche un progetto imprenditoriale: il ristorante ha infatti manifestato l’intenzione di realizzare un Beach Club nel tratto di spiaggia più vicino al locale, puntando su un modello di fruizione innovativo e sostenibile.

“Il primo risultato – ha dichiarato il patròn Edoardo Trotta – è restituire ai napoletani un tratto di costa che torna libero. Il secondo sarà partecipare ai bandi pubblici per proporre un nuovo modo di vivere la spiaggia: più contemporaneo, accessibile, attento alla qualità e meno legato al caro-lettino che ha caratterizzato gli ultimi anni. Napoli non può essere una città di mare senza spiagge fruibili in modo equo”.

Nel dispositivo, il Tar sottolinea che eventuali proroghe tecniche potranno essere concesse solo per il tempo strettamente necessario a concludere le procedure di evidenza pubblica. Un passaggio che conferma l’urgenza di una riorganizzazione trasparente e ordinata della gestione del litorale, in linea con le normative europee e con le aspettative di una città che guarda al suo mare come risorsa condivisa.