Aggredito in diretta il deputato Borrelli: colpito al volto e bersaglio di pietre nei pressi del Monaldi

Aggredito in diretta il deputato Borrelli: colpito al volto e bersaglio di pietre nei pressi del Monaldi

Ancora un’aggressione ai danni del deputato Francesco Emilio Borrelli. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio del 20 giugno in zona Camaldoli, a poca distanza dall’ospedale Monaldi, mentre il parlamentare era in diretta su Facebook. Una scena trasmessa in tempo reale, che ha mostrato un violento scontro con una donna culminato in un colpo al volto e nel lancio di sampietrini contro il deputato e la sua scorta.

«Mi ha colpito in faccia, mi ha rotto gli occhiali. Questa persona va denunciata», ha dichiarato Borrelli durante la diretta, visibilmente provato. Secondo la sua ricostruzione, dopo un acceso diverbio, la donna lo avrebbe aggredito fisicamente e avrebbe poi lanciato delle pietre verso gli agenti che lo accompagnavano.

L’aggressione ha suscitato reazioni immediate. L’attivista Enrico Rizzi ha espresso pubblicamente solidarietà, puntando il dito contro le condizioni in cui opera la scorta parlamentare: «Non è accettabile che un deputato che si batte ogni giorno per la legalità venga lasciato in queste condizioni. Due soli agenti non possono garantire un’adeguata protezione in un territorio così complesso».

L’episodio riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza per i rappresentanti istituzionali che operano sul campo. Non è la prima volta che Borrelli viene aggredito mentre documenta situazioni di degrado e illegalità. Lo scorso 7 dicembre, in via Sant’Arcangelo a Baiano, nel quartiere Forcella, fu colpito al volto durante una diretta mentre denunciava un’occupazione abusiva del suolo pubblico.

A seguito di quell’episodio, il Prefetto di Napoli aveva annunciato un potenziamento della scorta. Tuttavia, secondo quanto riportato da Rizzi e dallo stesso deputato, la promessa non si sarebbe ancora concretizzata, lasciando invariata la composizione del team di protezione.

Mentre si attendono sviluppi sull’identificazione dell’aggressore e sulla formalizzazione della denuncia, cresce la preoccupazione per l’escalation di violenza nei confronti di chi esercita un’azione civica in prima linea. Borrelli, noto per le sue denunce pubbliche e le battaglie contro l’illegalità, continua a essere un bersaglio, nonostante il suo ruolo istituzionale e la presenza della scorta. Una situazione che solleva interrogativi urgenti sull’efficacia del sistema di tutela e sulla capacità dello Stato di proteggere chi rappresenta le istituzioni nei territori più difficili.