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di Francesco Piccolo
C’erano calciatori che non erano solo giocatori.
Erano mattoni, colonne, fondamenta.
Uomini che tenevano in piedi una squadra, una società, perfino un’idea di calcio.
Filomeno Accetta, classe 1972, 1,77, difensore destro intelligente, pulito, ordinato, appartiene a questa specie ormai rara: quelli che fanno crescere gli altri. Quelli che costruiscono.
A Mugnano del Cardinale, quando si parla di calcio e spirito di squadra, il suo nome è una radice.
Gli inizi: il Carotenuto, il Baiano e il Real Teglia
Filomeno cresce nel settore giovanile dell’U.S.G. Carotenuto, dove muove i primi passi da difensore.
A metà anni ’80 passa all’A.C. Baiano di mister Stefano Miele, per poi approdare al Real Teglia, altra storica realtà mugnanese, militante in Seconda Categoria.
È un percorso di sacrificio, di campi difficili, di calcio vero.
La Polisportiva Mugnano: una famiglia, un progetto, una storia
All’inizio degli anni ’90 arriva la svolta: nasce la Polisportiva Mugnano del Cardinale, fondata da suo padre, Andrea Accetta.
Una famiglia, una missione, una visione.
In pochi anni la Polisportiva passa dalla Terza Categoria alla Prima, scrivendo una pagina storica per il paese.
Ma la grandezza non è solo nei risultati, è nella struttura:
• Prima squadra in Prima Categoria
• Squadra Riserve in Terza Categoria
• Under 18 regionale
• Settore giovanile completo
• Pallavolo femminile (1ª Divisione e Under 14)
Filomeno è anima e cuore.
Gioca, allena, educa.
Lavora con il Dott. Carmine Ferrara, con Paolo e Michele Petrillo, e con l’amico Carlo Napolitano, figura decisiva nella sua crescita.
Con la Polisportiva vive anni bellissimi: alcune stagioni sfiorano il vertice, altre restano nel cuore della comunità.
Il nuovo millennio: la fusione e il passaggio al Quadrelle
A inizio 2000 la Polisportiva e l’U.S.G. Carotenuto si fondono.
Accetta è parte integrante del progetto.
Poi passa al Quadrelle, in Prima Categoria, e proprio in quell’anno supera il concorso per allenatore UEFA B, traguardo importante e meritato.
L’approdo in panchina: Silverio, Sirignano e i primi trionfi
La sua prima panchina è quella del Colorificio Silverio del presidente Stefano Lup.
Nel 2004 sfiora il miracolo: 69 punti, solo 3 sconfitte, campionato perso di due punti contro i Falchi Rossi.
Nel 2005 arriva la chiamata del Sirignano del presidente Andrea Colucci.
È qui che nasce l’allenatore vero:
• Primo anno: squadra da rifondare
• Secondo anno: Promozione stravinta, una sola sconfitta (a tavolino)
• Avversari di peso: Cervinara, San Martino
Seguono tre salvezze tranquille, in gironi difficilissimi tra Napoli e Salerno.
Il ritorno a casa: la Polisportiva diventa “Americo Canonico”
Ritorna sulla panchina della società che lo ha cresciuto, ora intitolata al giovane Americo Canonico, tragicamente scomparso.
Un dolore che Filomeno porta dentro ancora oggi.
Nel 2010/11 sfiora la Promozione in Prima Categoria.
L’anno successivo la vince.
Poi chiude ottavo nel durissimo girone salernitano.
Taurano, Domicella e il nuovo ciclo a Sirignano
Va al Taurano del compianto avvocato Massimiliano Siniscalchi, amico fraterno.
Segno del destino: la finale playoff di Prima Categoria si gioca proprio a Mugnano del Cardinale, e Filomeno vince contro il Centro Storico Salerno.
Segue una parentesi a Domicella, poi torna a Sirignano, dove vive:
• un campionato esaltante (record di punti)
• uno con un’amara retrocessione ai playout
Le ferite fanno parte del viaggio.
Il Carotenuto, l’Under 19 e la nuova generazione
Viene chiamato da Angelo Gagliardi e dal presidente Filomeno De Lucia per guidare l’Under 19 e fare da vice:
• prima a Raffaele Biancolino
• poi a Francesco Bianco
Arrivano risultati importanti:
• Vittoria del campionato di Promozione
• Finale di Coppa Campania (2º posto)
• Collaboratore tecnico in Eccellenza
Quando De Lucia lascia, passa all’ASD Mugnano:
• allenatore Under 18 Regionale
• allenatore Under 17 (semifinale playoff)
• traghettatore della Prima Squadra nelle ultime 8 giornate: salvezza tranquilla
Il presente: di nuovo Carotenuto
Nel 2024/25 torna al Carotenuto come collaboratore e allenatore Under 17.
Oggi è ancora lì, insieme all’amico Nicola Montuori, portando avanti un progetto serio, pulito, educativo.
Caratteristiche tecniche e caratteriali
Filomeno Accetta è stato un jolly difensivo:
• intelligente
• con piedi buoni
• ordinato
• preciso
• sempre al servizio della squadra
In più, un aggregatore naturale: uno che tiene un gruppo unito senza alzare la voce.
Il suo percorso umano e sportivo è stato graduale: ogni persona incontrata, anche un avversario, gli ha insegnato qualcosa.
Ma ci sono due figure speciali, che lui stesso vuole ricordare:
• Andrea “Ninuccio” Colucci, presidente del Sirignano 1963, uomo come pochi
• Carlo Napolitano (Zipitone), amico e maestro di vita e di calcio
Il rimpianto
Il più grande?
La perdita di Americo Canonico.
Un ragazzo speciale, estroso, intelligente, amante della vita e del calcio.
Un fratello.
Quel tragico giorno Americo perse la vita proprio mentre la sua squadra giocava il recupero di una gara Under 18.
Americo non era al campo, come già accadeva da qualche partita.
Un dolore che non si dimentica.
Di Filomeno Accetta si ricorda…
• l’uomo disponibile con tutti, in campo e fuori
• il costruttore della Polisportiva Mugnano, simbolo di un’intera comunità
• l’allenatore che ha vinto campionati e ricostruito squadre
• il difensore intelligente, silenzioso e utile
• il maestro dei giovani, il tecnico che educa prima di allenare
Io sono Filomeno Accetta.
Ho servito la mia squadra, il mio paese e il mio calcio. Sempre. Appuntamento alla prossima puntata.
