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«Prima che entri nel vivo la campagna elettorale campana, è necessario un chiarimento sul simbolo del mio partito, la Democrazia Cristiana con Rotondi». Così Gianfranco Rotondi, presidente nazionale della Dc e deputato di Fratelli d’Italia, presenta la linea politica del suo movimento in vista delle elezioni regionali in Campania, dove la formazione sosterrà ufficialmente la candidatura di Edmondo Cirielli.
Rotondi spiega che il simbolo del partito, già utilizzato nelle recenti competizioni in Sardegna e in alcuni comuni come Massafra – dove la Dc ha ottenuto un risultato a due cifre – rappresenta una svolta: «È la Dc che non ti aspetti: niente scudo crociato, ma una tenera balena bianca in formato fumetto e il mio nome accanto. Con questo simbolo voltiamo pagina, prendendo atto della fine dell’unità della Democrazia Cristiana».
Il leader centrista cita anche Arnaldo Forlani, ricordando le sue parole profetiche sulla frammentazione del mondo democristiano: «Ci sono dodici partiti che si richiamano alla Dc, ma riunirli è impossibile. Forlani ci aveva avvertiti: se vi dividerete una volta, inizierà una serie infinita di divisioni».
La nuova Dc, spiega Rotondi, non rinnega le proprie radici, ma sceglie di rinnovarsi nella forma e nel linguaggio. «Ripartiamo con un simbolo nuovo – afferma – perché la scritta Democrazia Cristiana è solo il punto di partenza di un viaggio inedito, sicuro come quello della Balena che prende il largo. Ci adeguiamo ai tempi e mettiamo un nome nel simbolo, il mio. Non è nella nostra tradizione, ma oggi la politica richiede un volto e una guida chiara».
In Campania, dunque, la Democrazia Cristiana con Rotondi si schiera con il centrodestra, confermando il sostegno a Edmondo Cirielli: «Ora la battaglia è questa – sottolinea il deputato – e la combatteremo fino in fondo. Subito dopo rifletteremo su come riorganizzare in tutta Italia una presenza coerente e continuativa di donne e uomini che, pur attraversando tre repubbliche, non hanno mai smarrito l’identità democristiana».
Con la “Balena Bianca” che torna a solcare il mare della politica, Rotondi mira a dare nuova linfa a una tradizione storica che – sostiene – «ha ancora molto da dire all’Italia di oggi».
