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Eh sì, signore e signori, qui non parliamo di una tratta ferroviaria, ma di una telenovela a binari morti. La Baiano-Napoli è diventata, per dirla alla buona, la Cenerentola dei trasporti italiani. E chi lo dice? Non uno qualunque: il dottor Salvatore Alaia, presidente del Comitato Civico “E(A)Vitiamolo”, che ne ha le tasche piene di promesse, rinvii e prese in giro.
Alaia, con la sua solita verve e quel pizzico di ironia che non guasta mai, ha lanciato una provocazione dal sapore amaro: “Auguri ai Sindaci del Baianese, buon viaggio per Napoli – sempre che riescano ad arrivarci con l’EAV!”. Il riferimento? Alla convocazione fissata per mercoledì 8 ottobre alle 10, firmata dal presidente Umberto De Gregorio, che : dice Alaia “sembra più una beffa che un incontro”.
Già, perché mentre la dirigenza dell’EAV annuncia la riapertura della linea per il 27 ottobre, in molti gridano allo scandalo: “Una riapertura farsa, senza soluzioni vere, senza rispetto per chi ogni giorno fa i salti mortali per andare a lavorare!”.
E Alaia non le manda a dire: “È uno schiaffo al territorio, una mancanza di rispetto per i cittadini del Baianese e dell’agro nolano. Qui non si tratta di orari o coincidenze, ma di dignità!”.
I pendolari, intanto, si sentono presi in ostaggio da una burocrazia che viaggia in prima classe, mentre loro restano fermi in stazione. Un copione già visto, condito da comunicati, conferenze e zero cambiamenti concreti.
Il Comitato Civico promette battaglia, e il messaggio è chiaro: “Basta prese in giro, basta viaggi a vuoto. Se questa è mobilità, allora fermate il treno: vogliamo scendere!”.
Una cronaca che sa di rabbia e disillusione, ma anche di voglia di riscatto. Perché, in fondo, il Baianese non chiede miracoli, chiede solo un treno che arrivi in orario. 
