“ACCADDE OGGI”. 21 agosto 1962: il terremoto dimenticato che colpì l’Irpinia

ACCADDE OGGI. 21 agosto 1962: il terremoto dimenticato che colpì l’Irpinia

Era il 21 agosto 1962 quando un forte terremoto sconvolse l’entroterra campano, colpendo in particolare l’Irpinia e alcune aree limitrofe della Campania. La scossa, di magnitudo 6.1, fu avvertita distintamente in gran parte del Sud Italia, generando panico tra la popolazione e lasciando dietro di sé distruzione e paura.

Il sisma causò danni ingenti agli edifici, in un territorio che già allora soffriva di fragilità strutturali e urbanistiche. Molti borghi furono lesionati, con crolli parziali e abitazioni rese inagibili. Le popolazioni locali, spaventate, trascorsero giorni interi all’aperto, temendo nuove scosse di assestamento.

Fortunatamente il numero delle vittime fu limitato rispetto alla violenza del terremoto, ma i danni materiali e psicologici furono rilevanti. La macchina dei soccorsi, ancora poco strutturata rispetto agli standard odierni, faticò a intervenire rapidamente, mettendo in evidenza la fragilità del sistema di gestione delle emergenze dell’epoca.

Il terremoto del 1962 è oggi considerato uno degli eventi sismici più forti del Novecento campano, eppure resta poco ricordato rispetto a quello, ben più devastante, del 23 novembre 1980. Eppure rappresenta una tappa importante della memoria collettiva irpina, monito costante sulla vulnerabilità del territorio e sull’importanza della prevenzione e della sicurezza sismica.

A distanza di oltre sessant’anni, il ricordo di quella scossa rimane vivo nei racconti degli anziani e nelle cronache d’epoca: un segno tangibile di quanto la terra d’Irpinia sappia essere generosa e fertile, ma allo stesso tempo fragile e imprevedibile.