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Il 26 giugno 1977, la città di Indianapolis ospitò quello che sarebbe passato alla storia come l’ultimo concerto di Elvis Presley, uno degli artisti più iconici e influenti del XX secolo. Quella sera, al Market Square Arena, davanti a circa 18.000 spettatori, il Re del Rock and Roll si esibì per l’ultima volta dal vivo, chiudendo un’epoca con una performance emozionante e simbolica.
Nonostante le evidenti difficoltà fisiche – Elvis era affaticato, gonfio e visibilmente provato da anni di stress, dipendenza da farmaci e una dieta instabile – quella sera sul palco non mancò l’energia emotiva che lo aveva reso celebre. Vestito con una jumpsuit bianca decorata in oro e rosso, Elvis eseguì un repertorio classico che includeva successi come:
See See Rider
Jailhouse Rock
Hurt
Can’t Help Falling in Love (la sua ultima canzone in assoluto dal vivo)
Il pubblico, consapevole della fortuna di assistere a una delle sue ultime apparizioni, gli tributò ovazioni calorose, percependo forse, inconsciamente, l’aura di un addio.
La performance di Indianapolis fu la tappa conclusiva di una breve tournée estiva. Poco più di un mese dopo, il 16 agosto 1977, Elvis morì nella sua residenza di Graceland, a Memphis, a soli 42 anni. La sua scomparsa sconvolse il mondo e fece nascere un mito destinato a non morire mai.
Non esiste una registrazione video completa e professionale del concerto di Indianapolis. Tuttavia, alcuni frammenti audio e riprese amatoriali sono sopravvissuti, diventando veri e propri cimeli per i fan. La RCA registrò l’audio del concerto, e alcune tracce furono pubblicate postume.
Il Market Square Arena, teatro di questo ultimo spettacolo, fu demolito nel 2001. Oggi, una targa commemorativa ne ricorda l’importanza come luogo dell’ultima esibizione di Elvis Presley.
Quella sera del 26 giugno 1977 non fu solo un concerto. Fu un addio silenzioso, un momento toccante che chiuse una carriera leggendaria. Ancora oggi, milioni di fan in tutto il mondo ricordano quella data con commozione.
Elvis è morto, ma il mito vive.
La sua voce, la sua presenza scenica e il suo carisma continuano a risuonare attraverso le generazioni, facendo del suo ultimo concerto un pezzo indelebile della storia della musica.
