Pendolari vesuviani contro i vertici EAV: “No ai premi di produttività, servizio disastroso”

Pendolari vesuviani contro i vertici EAV: “No ai premi di produttività, servizio disastroso”

Lettera aperta al Presidente De Luca: “Non premiate chi ha peggiorato la Circumvesuviana”

17 giugno 2025 – Campania – I comitati dei pendolari vesuviani tornano a farsi sentire con forza, questa volta con una lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella quale si chiede esplicitamente che non venga riconosciuto alcun premio di produttività ai dirigenti e ai funzionari dell’EAV (Ente Autonomo Volturno), gestore del trasporto ferroviario regionale, in particolare della rete Circumvesuviana.

La protesta nasce dall’esasperazione per le continue criticità che affliggono le linee vesuviane: ritardi, soppressioni di corse, guasti tecnici e condizioni generali di viaggio considerate “indegne”. Secondo quanto riportato nel comunicato, queste tratte rappresentano il segmento più rilevante e oneroso del contratto di servizio tra Regione e azienda, eppure versano in condizioni che pongono la Circumvesuviana tra le peggiori ferrovie d’Italia per qualità e affidabilità.

“È inaccettabile – scrivono i comitati – che si continui a riconoscere premi economici a chi, con la propria gestione, ha contribuito al tracollo del servizio. Chiediamo al Presidente De Luca di tutelare i contribuenti e i cittadini campani, e di interrompere questa prassi incomprensibile e ingiusta.”

Il comunicato è firmato da:

  • Enzo Ciniglio, amministratore del gruppo Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”
  • Salvatore Ferraro, gruppo “CIRCUMVESUVIANA – EAV”
  • Avv. Marcello Fabbrocini, rappresentante di un comitato civico
  • A. Cifariello, cittadino di Ottaviano
  • Salvatore Alaia, portavoce del comitato “E(A)Vitiamolo Sperone”

Con questa iniziativa, i pendolari chiedono che la politica regionale cambi rotta e avvii un serio percorso di trasparenza, responsabilità e rilancio del trasporto pubblico locale, mettendo al centro i diritti degli utenti e non i bonus ai dirigenti.