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Avella/Rimini, 21 maggio 2025 – Importante vittoria giudiziaria per un lavoratore del settore scolastico originario di Avella (AV). Il Tribunale di Rimini, con sentenza emessa il 20 maggio 2025, ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Consiglia Cuozzo del Foro di Avellino, dichiarando illegittimo il licenziamento subito dal suo assistito, A.P., collaboratore scolastico iscritto nelle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia ATA per la regione Emilia Romagna.
Il lavoratore era stato assunto con contratto a tempo determinato da settembre 2024 fino al 30 giugno 2025 presso un istituto comprensivo della provincia di Rimini. Tuttavia, il 20 dicembre 2024, era stato licenziato dal Dirigente Scolastico dell’istituto a causa della mancata copertura previdenziale – riscontrata nei dati INPS – relativa ad un servizio svolto in anni precedenti presso un Istituto Superiore Paritario.
Ritenendo tale decisione ingiusta e lesiva dei propri diritti, il lavoratore, assistito legalmente dall’Avv. Cuozzo, ha presentato ricorso ex art. 414 c.p.c. davanti al Tribunale di Rimini, chiedendo l’accertamento della piena legittimità dei servizi prestati e la reintegrazione del punteggio nelle graduatorie.
La decisione del giudice
Con la sentenza di accoglimento, il giudice ha:
Riconosciuto la validità dei periodi di servizio svolti presso l’Istituto Superiore Paritario ai fini dell’inserimento in graduatoria ATA;
Dichiarato l’illegittimità del licenziamento del 20 dicembre 2024;
Condannato l’amministrazione scolastica al pagamento delle retribuzioni spettanti al lavoratore dal 20 dicembre 2024 al 30 giugno 2025.
Una decisione che fa giurisprudenza
La sentenza rappresenta un precedente rilevante per tutti i lavoratori ATA che abbiano subito penalizzazioni in graduatoria a causa di controversie legate al riconoscimento dei servizi prestati presso scuole paritarie.
“È una sentenza che restituisce dignità e giustizia al mio assistito,” ha commentato l’Avv. Consiglia Cuozzo, “e che ribadisce il valore del lavoro svolto anche presso istituti paritari, spesso ingiustamente non riconosciuto”.
Una vittoria non solo individuale, ma simbolica, per tanti lavoratori del settore scolastico che continuano a lottare per il riconoscimento dei propri diritti.
