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Una vicenda dai tratti insoliti ma dai risvolti penali ben chiari è emersa nei giorni scorsi nell’area dell’agro napoletano, dove i carabinieri del nucleo Cites di Napoli, con il supporto del servizio veterinario dell’ASL Napoli 1 Sanità Animale, hanno scoperto un pony rubato e detenuto illegalmente.
L’animale, identificato grazie al microchip, è risultato essere un esemplare regolarmente registrato e denunciato come sottratto da un cittadino residente in Abruzzo. Il ritrovamento è avvenuto a seguito di accertamenti avviati dal personale veterinario, che ha segnalato la presenza sospetta dell’equide in alcune proprietà private del territorio partenopeo.
Il pony, chiamato “Giollina”, era detenuto in maniera irregolare da un uomo che ha dichiarato di averlo acquistato per 700 euro, senza ricevere alcuna documentazione ufficiale. L’animale, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, sarebbe passato di mano in mano attraverso una rete non tracciata, fino ad arrivare all’attuale possessore.
Le indagini hanno permesso di individuare il presunto venditore, anch’egli residente in Abruzzo e con precedenti penali, già noto alle autorità per episodi legati alla ricettazione e al traffico illecito di cavalli. In totale, tre persone sono state denunciate per furto e ricettazione, in base agli articoli 624 e 648 del Codice Penale.
Nel frattempo, il pony è stato sottoposto a sequestro ed è attualmente custodito in una struttura idonea, in attesa delle verifiche finali per il ritorno al legittimo proprietario. L’episodio riaccende l’attenzione sul fenomeno, ancora sommerso, del commercio irregolare di animali, che spesso avviene in contesti privi di qualsiasi controllo sanitario o legale. 
