Israele si concentra sulla natura.

Israele si concentra sulla natura.

  • a cura di REDAZIONE

Attività nei parchi a prova di distanziamento presentate lo scorso  21 gennaio in collaborazione con la Israel Park Authority Tra i molti appuntamenti dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo anche la  partecipazione alla fiera virtuale GECO ,  27 – 29 gennaio p.v.

Israele si concentra sulla natura.

Tel Dan National Park. Crediti a Manu Grinspan

Israele: destinazione ricchissima di storia e cultura, ma anche di una natura splendida, rigogliosa e a tratti sconosciuta.

Pochi infatti sanno che in Israele sono ubicati, da Nord a Sud, oltre 60 parchi alcuni dei quali conservano al loro interno splendidi siti archeologici che potranno offrire esperienze straordinarie per i turisti che qui giungono da tutto il mondo. In linea con la ricerca di contenuti rinnovati e di proposte inedite, sempre più legate a natura e rispetto dell’ambiente, l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo sarà tra gli espositori della fiera GECO, dal 27 al 29 gennaio p.v., appuntamento virtuale dedicato alla sostenibilità, alla ricerca tecnologica, al rispetto dell’ambiente.

La partecipazione dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo alla fiera GECO coincide poi con un appuntamento davvero speciale nel panorama delle festività e delle tradizioni ebraiche. Tu biSvat (significato letterale: 15 del mese di Shevat), il capodanno degli alberi, ricorrenza che cade quest’anno dal tramonto del giorno 27 al tramonto del giorno 28 gennaio.

Festa menzionata nel Talmud, il Capodanno degli Alberi è celebrato in Israele come un giorno di consapevolezza ecologica durante il quale gli alberi vengono piantati in festa. Il turismo all’aria aperta si presenta come una delle nuove possibilità di offerta turistica che proprio l’autorità dei parchi di Israele ha voluto presentare nel corso dell’incontro virtuale che ha avuto luogo lo scorso 21 gennaio.

Molte le attività e le novità proposte  perfettamente in linea con le attuali regole derivanti dalle necessità di distanziamento, protezione e sicurezza  che possono essere così riassunte:

  • turismo accessibile: parchi attrezzati per accogliere persone con disabilità o con ridotta capacità motoria;
  • turismo archeologico: un’esperienza emozionante nella peculiare formula di “archeologo per un giorno” da realizzare nello specifico nel parco di Korazim;
  • spiritualità nei parchi: possibilità di organizzare messe e funzioni in alcuni dei luoghi più significativi per la tradizione cristiana;
  • attività di volontariato per contribuire alla tutela dell’ambiente;
  • esperienza di camping per ragazzi e famiglie, in un ambiente protetto e armonioso;
  • approfondimenti di turismo all’aria aperta, in bike, mountain bike o realizzando trekking indimenticabili;
  • percorsi di archeologia biblica in compagnia di esperti in collaborazione con i ricercatori della Israel Antiquity Authority.

Un emozionante saluto da parte dei direttori di alcuni parch i indirizzato al pubblico e alla stampa ha concluso l’incontro, riaccendendo la speranza e il desiderio di ritornare a scoprire ben presto la natura di Israele. Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, si è prefissa l’obiettivo di accrescere nei prossimi mesi  la conoscenza di questi splendidi luoghi e delle attività proposte in essi,  grazie alla collaborazione con  Hagay Dvir, Tourist Product Manager, Israel Nature and Parks  e Orit Steinfeld, Marketing Director, Israel Nature and Park.

Israele si concentra sulla natura.

Gan Hasholosha National Park. Crediti a Manu Grinspan