AVELLA. Palmieri: I debiti del nostro Comune? “Non è colpa della Germania”

AVELLA. Palmieri: I debiti del nostro Comune? Non è colpa della Germania

 Il consigliere Pellegrino Palmieri (Sinistra per Avella) con una profonda riflessione spiega, come secondo lui, l’Europa può riconoscere i propri errori e quindi ripartire: “Ma veramente i greci sono stati affamati dalla Troika e non dalla corruzione di stato? Veramente i problemi economici derivanti da un enorme debito pubblico, quale quello italiano, sono colpa della Merkel e non dei parassiti nostrani che attraverso ruoli pubblici, a tutti i livelli, e quindi anche nei piccoli comuni (appalti, forniture, società compartecipate, ecc.) sottraggono miliardi e miliardi, quotidianamente, dal futuro delle nuove generazioni?  Io trovo le dichiarazioni anche della sinistra italiana di un’assurdità pari, per gravità, a quelle dette dalla lega di Salvini sugli immigrati. La Germania avrà sicuramente delle responsabilità per quanto riguarda la tenuta economica degli stati membri dell’unione, è un dato di fatto, ma le responsabilità per lo sfascio dell’economia dell’Italia e della Grecia non possono essere addebitate in nessun modo al governo tedesco. Avremmo potuto tirare a campare un altro po’ attraverso fluttuazioni, svalutazioni, ecc. ma alla fine saremmo arrivati al capolinea. Solo un ignorante che non conosce la storia dell’Europa può immaginare un futuro basato sull’aumento all’infinito del debito pubblico. La stessa nascita del nazismo con la relativa distruzione della stessa Germania parte da una questione economica. Dimostriamo a mio avviso, avallando certe tesi che fanno comodo ai nostri politici, di essere un popolo fallito prima che economicamente, nella dignità, perché incapaci di riconoscere la causa dei nostri debiti assumendocene la responsabilità.
Voi cittadini che, giustamente, sbraitate e vi lamentate per le condizioni in cui versano le casse dello stato italiano, se proprio avete a cuore le sorti del vostro paese, perché non vi recate presso i vostri comuni di appartenenza e chiedete informazioni dettagliate? Fatevi dire, per esempio, a quanto ammonta la spesa per il personale, relativamente al numero degli assunti, alle varie mansioni e ai relativi bonus, progetti e straordinari in rapporto ai servizi erogati. Fatevi dire il piano industriale dei vari servizi erogati come l’acquedotto per esempio. Fatevi dire il costo previsto per vari servizi erogati, con il relativo consuntivo, chiedendo anche le relative fatture di pagamento e le contabili bancarie (ad Avella per esempio, i documenti economici relativi ad alcune annualità, nel caso specifico si parla di acque reflue, sono spariti. Non esistono più! Una vergogna infinita). Poi chiedete il totale delle tasse incassate da ogni singolo nucleo familiare. Per cui sommate TASI, addizionali, tariffe varie, ecc. e vi assicuro che scoprirete, nel vostro comune non a Bruxelles o ad Atene, cose allucinanti.
Non vi dico se a questo controllo aggiungete anche un riscontro della dichiarazione dei redditi con relativa verifica patrimoniale, allargata all’intero nucleo familiare, per i vari dirigenti, membri dei consigli di amministrazione, resp. di società compartecipate, ecc. Scoprirete, recandovi a poche centinaia di metri da casa vostra, scorgendo visi familiari, i motivi veri del fallimento di questo paese e il perché i vostri figli dovranno immaginare un futuro lontano da voi e dalla loro terra”. (Michele Amato)