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Si è spento a 88 anni Frank Caprio, il giudice americano che con il suo sorriso e le sue parole di umanità ha conquistato milioni di persone in ogni angolo del mondo. La sua voce calma, i suoi gesti pieni di compassione, il suo modo di rendere la giustizia un atto di misericordia: così resterà scolpito nella memoria collettiva.
Caprio, nato a Providence, portava nel sangue le radici della Campania: suo padre Antonio, emigrato da Teano, e sua madre Filomena, di famiglia italiana, avevano trasmesso al figlio i valori della solidarietà e del rispetto per la dignità umana. Cresciuto nel quartiere italo-americano di Federal Hill, Caprio ha costruito la sua carriera senza mai dimenticare l’umiltà delle origini.
Il giudice della gente
Il suo nome è diventato leggenda con il programma televisivo “Caught in Providence”, che portava nelle case il volto più umano della giustizia. Non era solo un tribunale, ma una scuola di vita, in cui Caprio ascoltava, comprendeva e spesso perdonava, ricordando che la legge senza compassione è fredda e vuota.
Ogni episodio era un incontro tra il rigore della legge e la tenerezza del cuore. Per questo milioni di spettatori hanno imparato a chiamarlo il “giudice amorevole”, una figura che rappresentava non solo la giustizia americana, ma un modello universale di umanità.
L’ultimo messaggio
La famiglia ha annunciato la sua morte con parole intrise di affetto: «Il giudice Caprio si è spento pacificamente, dopo una lunga battaglia contro il cancro al pancreas. La sua eredità vivrà nelle vite che ha toccato e nella gentilezza che ha ispirato».
Oggi il suo ricordo supera confini e oceani. Nei cuori degli italiani e degli americani, nei quartieri popolari come nei palazzi della giustizia, resta la memoria di un uomo che ha saputo essere padre, marito, nonno e amico, oltre che giudice rispettato.
Frank Caprio non lascia soltanto sentenze: lascia un insegnamento. Che la giustizia, senza misericordia, perde la sua luce.
