“Estate nei Monumenti”. In scena a Villa Amendola lo spettacolo ironico “Hirpus Samnites” a cura di Angelo Sateriale

“Estate nei Monumenti”.  In scena a Villa Amendola lo spettacolo ironico  “Hirpus Samnites” a cura di Angelo Sateriale

Hirpus Samnites”, è il titolo dello spettacolo teatrale di Angelo Sateriale che andrà in scena giovedì 3 agosto alle ore 21:00 presso il Museo Civico di Villa Amendola (in via Due Principati), nell’ambito della rassegna organizzata dal Comune e dalla Diocesi di Avellino “Estate nei Monumenti”.

Angelo Sateriale, attore, autore e comico irpino-sannita parlerà, di quel territorio, pensato da tutti come il più insignificante della Campania: Sannio e Irpinia. Cercherà di dare una connotazione a queste province meno marginale e più da protagonista. Partendo dal presupposto che da soli non si è nessuno, mentre in due…non si è nessuno lo stesso, ma almeno ci si consola a vicenda, l’artista irpino-sannita racconterà una ipotetica e buffa unione delle province di Benevento e di Avellino. Attraverso un racconto ricco di storia, aneddoti e curiosità, verranno mostrati in modo ironico i vizi e le virtù di due popolazioni e due territori dell’entroterra-subappenninico-campano, che storicamente, morfologicamente e culturalmente sono “uguali”.

Angelo Sateriale, attore, autore, comico e cantautore Campano. Inizia la sua carriera nel 2005 all’età di 19 anni frequentando a Roma la scuola di recitazione del Sistina “ribalte”di Enzo Garinei e poi teatro-azione di Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Ha collaborato negli anni, in vari spettacoli, con artisti di grande spessore, dalla farsa napoletana alla commedia inglese passando per i classici. Nel 2009 inizia l’esperienza d’autore mettendo in scena la commedia “Suonatori sognatori” dove sarà anche protagonista e regista come nelle successive. Il testo riscontra un ottimo successo, raccontando, attraverso l’interpretazione dei personaggi, un forte spaccato del provincialismo ottuso e la voglia di rivalsa giovanile. Dopo un anno di compagnie in tour per l’Italia, nel 2011 scrive la sua seconda opera “Domani dimenticheranno” mettendola in scena in vari teatri di Roma, come il teatro Agorà. In Domani dimenticheranno, mette da parte gli argomenti campanilistici e tratta un’ironica riflessione su memoria ed ossessione. Racconta una giornata piena di equivoci vissuta da universitari e non solo, che rispecchiano le dissimili personalità dei giovani d’oggi. L’anno 2012 è l’anno di “Onestà omeopatica”, l’autore parla di onestà in modo particolarmente grottesco, suscitando dubbi e perplessità sui modi di essere e sulle regole principali di etica comportamentale dell’uomo. Nello stesso periodo affronta un vastissimo tour musicale, come show-man del gruppo “VeraceBand”. Esperienza che porterà all’ideazione di canzoni inedite. Con “Istirino Instabile”, un anno dopo, scrive il suo primo monologo. Racconta un modo di essere, di agire e di pensare di una persona che fa dell’ironia lo scudo della sua rabbia emotiva. Con battute sarcastiche e allusioni veritiere, comicità mai banale, riesce a sensibilizzare il pubblico, sulla questione meridionale, argomento a lui molto caro. Vince insieme a Fulvio Maura e Roberto Di Marco, il concorso “autori nel cassetto, attori sul comò 2013” con il corto teatrale “Tre terrieri-La politica terra terra”, un trio rivelatosi estremamente affiatato e comico, che riesce in modo brioso ad affrontare il tema della politica attuale, attraverso il mezzo dell’allegoria e della metafora. La fattoria-parlamento di Tre terrieri, nata da un suo soggetto, in seguito diventerà una webserie e poi, nel 2014, uno spettacolo teatrale intero, che viene messo in scena come prima nazionale al Teatro Lo Spazio di Roma, non deludendo le aspettative. Il buon successo, della rappresentazione, battezzerà la maschera satirica di Doppiopetto, un personaggio fieramente dittatoriale che parla un dialetto inventato. Conclude, nel frattempo un nuovo testo, dal titolo  “Urlare urlando”, partecipando solo come autore e regista. Per la prima volta scrive per una protagonista femminile, affrontando il tema della solitudine e dell’indifferenza. La storia di una donna imprigionata dalle regole della società, che stanca di combattere per un mondo migliore, si emargina da se stessa, usando l’urlo come richiamo. Nel 2014, ritorna alla musica, con“Artista Saltimbanco Cantautore acustic live”, un progetto di 10 canzoni inedite, scritte e cantate da lui stesso e musicate da Luigi Ziccardi, organizzando, per tutto il periodo invernale, un tour nei locali con musica dal vivo. Nel frattempo, con il collega Fulvio Maura, forma un duo-comico che li porta a scrivere, dirigere e interpretare “L’importanza di non essere juventini”, una satira di costume, dove la centralità del gioco del calcio nella società e nell’economia italiana viene esplorato a fondo, affrontando con ironia e leggerezza temi importanti, in modo da fare intendere che il calcio non è semplicemente uno sport, ma è lo specchio della società. Lo spettacolo ottiene un vasto consenso sia di pubblico che di critica. C’è spazio in questo anno anche per la prima esperienza televisiva, come presentatore dello show “Song schietto e so sincero ”ideato con Luana Abbondandolo, sull’emittente locale IrpiniaSannioTV. Nel 2015 esce, con tre video-clip sul web, il suo primo singolo dal titolo Stordo , il secondo Artista saltimbanco cantautore e il terzo ‘A fantasia degli impazienti, quest’ultimo interamente girato in Inghilterra. Dopo il buon riscontro delle canzoni, in estate organizza lo Stordo Tour. Nel suo dialetto, la parola Stordo è molto usata per offendere simpaticamente una persona. Il tour, con molte tappe nelle province di Avellino e Benevento, lo consacra anche come cantante e monologhista. L’anno musicale viene onorato dall’uscita del suo primo album di 10 brani titolato Artista saltimbanco cantautore. Il 2016 inizia con la prima esperienza da regista di un opera filmica, debutta con il cortometraggio La Panda ideato da un suo monologo comico. L’opera racconta in modo semplice e rustico il disagio che procurano i prepotenti nella società attuale, stesso disagio che subisce la popolazione dalla malavita organizzata. Insieme a Maura, con l’aiuto degli espertissimi co-autori Valerio Vestoso, Alfonso Biondi e Marco Ceccotti, formano la coppia comica-satirica Maura & Sateriale, salendo sui palchi più prestigiosi del cabaret romano, come lo Zelig lab, Social Comedy Club, Makkekomiko e infine il Becero Cabaret, in quest’ultimo anche come ruolo di presentatori. Ha il tempo, in questo anno, di scrivere il suo ottavo testo teatrale Matrimonio extravergine e metterlo in scena al Teatro Kopò, teatro fedelissimo all’artista. La nuova commedia espone gli andamenti e le difficoltà di coppia in modo ironico e divertente, ponendo l’attenzione sulla problematica, non molto frequente ma esistente, della verginità post matrimonio. In questi anni crea, con l’aiuto di giovani volenterosi, una stagione teatrale a San Giorgio del Sannio (BN), dove il teatro mancava da decenni.

Colloqui – Risate a tempo determinato è il nuovo spettacolo di Maura&Sateriale che dopo il vastissimo tour in tutto il centro-sud d’Italia dello spettacolo precedente, nel 2017 decidono di continuare il sodalizio. Il nuovo testo è fatto di sketch che rimbalzano in maniera assurda nelle varie epoche storiche. Ciascuna di queste scene converge, verso una sola traiettoria, ossia raccontare l’impossibilità di trovare lavoro.  A metà dello stesso anno dedica uno monologo comico alla sua terra, dal titolo Hirpus Samnites, cercando di sensibilizzare i suoi conterranei ad unire le provincie Irpinia e Sannio, raccontando la storia, la morfologia e il linguaggio, di un territorio dimenticato soprattutto dal suo stesso popolo. Scrive varie sceneggiature per cortometraggi e nel mese di Maggio realizza il suo secondo short film: L’evento. Ha frequentato, nei primi anni di carriera, la compagnia i Teatr-abili, un gruppo di artisti diversamente abili, come insegnante e regista, esperienza che segnerà molto il suo percorso sia umano che artistico.