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Oggi a Pompei si è tenuto un momento di intensa memoria e riflessione presso la Scuola Elementare “Salvo D’Acquisto”, intitolata proprio all’eroico Vicebrigadiere dei Carabinieri, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che nel settembre del 1943 sacrificò la propria vita per salvare quella di ventidue innocenti.
L’iniziativa, carica di significato, ha visto la partecipazione di alunni, docenti, autorità civili e militari, riuniti per rendere omaggio a una figura che incarna i valori più alti del coraggio, della responsabilità e del servizio verso il prossimo.
A rendere la cerimonia ancora più toccante è stata la preziosa testimonianza del fratello di Salvo, Alessandro D’Acquisto, che ha condiviso con i presenti ricordi intimi e profondamente umani di un giovane carabiniere che, pur nella tragedia della guerra, scelse la via dell’altruismo e dell’onore.
Le sue parole, semplici e sentite, hanno colpito i cuori degli studenti, chiamati a riflettere non solo su un episodio storico, ma sul valore concreto della memoria e del senso civico.
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, presente alla commemorazione, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere la cultura della memoria e nel trasmettere alle nuove generazioni l’eredità morale di figure come Salvo D’Acquisto. «Ricordare il suo gesto – ha affermato – significa rafforzare il senso di comunità e di responsabilità collettiva. È nostro dovere far sì che il suo sacrificio non venga mai dimenticato».
A dare ulteriore profondità alla giornata è stata anche la recente notizia del riconoscimento della Chiesa: nel febbraio 2025 Papa Francesco ha autorizzato l’avvio del processo di beatificazione di Salvo D’Acquisto. Un segnale che conferma la grandezza spirituale di un uomo il cui gesto continua a parlare al mondo, richiamando tutti al valore della dignità umana, della fede e dell’amore per il prossimo.
La cerimonia si è conclusa con un momento di raccoglimento e con il canto dell’inno nazionale, in un clima di commozione e orgoglio. Una lezione di storia e di vita che resterà scolpita nella memoria dei giovani studenti, chiamati a essere cittadini consapevoli e custodi del ricordo.

