“ACCADDE OGGI”. 10 agosto 1944: la strage di Sant’Anna di Stazzema, uno dei più atroci crimini nazisti in Italia

ACCADDE OGGI.  10 agosto 1944: la strage di Sant’Anna di Stazzema, uno dei più atroci crimini nazisti in Italia

SANT’ANNA DI STAZZEMA (LUCCA) – Il 10 agosto 1944 rimane una delle date più tragiche nella memoria della Resistenza italiana e della Seconda guerra mondiale. All’alba di quel giorno, reparti delle SS tedesche, con il supporto di collaborazionisti fascisti, circondarono il piccolo borgo toscano di Sant’Anna di Stazzema, sulle Alpi Apuane, e diedero inizio a una spietata operazione di rastrellamento e sterminio.

In poche ore, oltre 500 civili – secondo alcune fonti più di 560 – vennero uccisi. Le vittime furono per la maggior parte donne, anziani e bambini, molti dei quali rifugiatisi a Sant’Anna per sfuggire ai bombardamenti e agli scontri nelle città. Gli uomini validi erano in gran parte altrove, arruolati nella Resistenza o nascosti per evitare la leva obbligatoria della Repubblica Sociale Italiana.

L’eccidio

I militari tedeschi passarono di casa in casa, radunando le persone e conducendole in gruppi nei fienili, nelle piazze e nelle stalle. Poi aprirono il fuoco con mitragliatrici e fucili, dando successivamente fuoco ai corpi e agli edifici. L’azione fu condotta con estrema brutalità: intere famiglie vennero sterminate, e tra le vittime si contarono neonati e bambini di pochi mesi.

Le ragioni e il contesto

La strage rientrava nella strategia di “guerra ai civili” adottata dai nazisti contro le popolazioni sospettate di sostenere i partigiani. Sant’Anna era considerata un possibile punto di appoggio per la Resistenza, ma in realtà quel giorno non vi fu alcuno scontro armato: l’operazione fu un vero atto di terrorismo contro innocenti.

Il dopoguerra e la memoria

Per decenni la strage di Sant’Anna di Stazzema è stata ricordata come uno dei crimini più efferati commessi in Italia. Solo nel 2005, a seguito di indagini riaperte dalla magistratura italiana, un tribunale militare condannò all’ergastolo dieci ex SS, in contumacia, per crimini di guerra.

Oggi Sant’Anna di Stazzema è Parco Nazionale della Pace. Ogni anno, il 10 agosto, sopravvissuti, autorità e cittadini si ritrovano per commemorare le vittime, ribadendo il valore della memoria come monito contro ogni forma di odio e violenza.

“Ricordare Sant’Anna – disse il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi – significa rinnovare l’impegno per la pace e per i valori della nostra Costituzione, nata anche dal sacrificio di quelle vite innocenti.”