Truffa agli anziani. I Carabinieri notificano 17 ordinanze di custodia cautelare

Truffa agli anziani. I Carabinieri notificano 17 ordinanze di custodia cautelare

 Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, supportati dai comandi territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di 17 persone, di cui 7 in custodia cautelare in carcere e 10 agli arresti domiciliari. Tra queste, 13 sono gravemente indiziate di appartenere a un’associazione per delinquere (art. 416 c.p.) dedita a truffe e estorsioni ai danni di anziani.

Le indagini hanno portato alla scoperta di un’organizzazione criminale capeggiata da una famiglia di Napoli, dove era situata la “centrale telefonica” da cui partivano le chiamate ingannevoli. Tra le evidenze raccolte, è stato rinvenuto un manuale di istruzione dettagliato che forniva indicazioni precise su come compiere le truffe.

Nel corso dell’indagine, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno effettuato 10 arresti in flagranza di reato per truffe consumate a Roma, con il recupero e la restituzione della refurtiva alle vittime.

Il modus operandi dell’organizzazione prevedeva che il “telefonista” si spacciasse per impiegato delle poste, assicuratore, avvocato o carabiniere, ingannando le vittime con storie di debiti da saldare o incidenti stradali fittizi. Successivamente, un complice si recava a casa delle vittime per ritirare denaro o gioielli, che solo in seguito si rendevano conto del raggiro.

Le vittime, scelte casualmente tramite ricerche su internet o sulle pagine bianche, venivano contattate dai “telefonisti” e poi raggiunte dai “corrieri” che si spostavano da Napoli con auto noleggiate.

Nel corso delle perquisizioni, tuttora in corso, i Carabinieri hanno sequestrato denaro contante, centinaia di schede telefoniche, decine di telefoni cellulari e un grosso quantitativo di gioielli.

Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.