TRAGEDIA di MONTEFORTE. Era un gruppo coeso e già pensavano alla prossima gita

TRAGEDIA di MONTEFORTE. Era un gruppo coeso e già pensavano alla prossima gita

TRAGEDIA di MONTEFORTE. Era un gruppo coeso e già pensavano alla prossima gita Stavano gia’ pensando al prossimo viaggio, una meta di mare, la Croazia, tra dieci giorni prima che il ritorno da Pietrelcina finisse in una buia scarpata: la tragedia di Monteforte Irpino (Avellino) ha spezzato le vite di un’allegra comitiva di amici che era solita ritrovarsi periodicamente per viaggi di piacere. Il gruppo proveniente da Pozzuoli (Napoli) era composito e molto compatto. Non era la prima volta che si riuniva per trascorrere qualche giornata in spensieratezza con una gita nelle colline irpine e del Sannio.

A tenerla unita e a raggrupparla di volta in volta Luciano Caiazzo, un quarantenne originario di Pozzuoli (Napoli), cugino di un consigliere comunale, ma da tempo residente per ragioni di lavoro a Licola mare, dove collaborava nella conduzione di un supermarket. Persona gioviale e dalle mille iniziative radunava periodicamente il gruppo di anziani, soprattutto, dei quartieri popolari di Pozzuoli, Monterusciello, Toiano e Licola per fargli trascorrere qualche giorno in piena spensieratezza. Spesso ai nonni si aggregavano i nipotini o qualche famigliola. Montevergine e Pietrelcina, sedi di Santuari e Telese, centro termale le tappe solite della comitiva.

L’amicizia si era consolidata nel tempo tra i componenti del gruppo a cui a volte si aggregavano nuove conoscenze grazie all’abilita’ dialettica e persuasiva di Luciano, organizzatore ed animatore del gruppo. Per lui l’organizzazione dei viaggi era un diversivo della sua attivita’ di commerciante grazie alle amicizie intessute negli anni con alcune agenzie di viaggio e con i vari partecipanti con i quali a mano a mano aveva stretto rapporti consolidati. Insomma un vero gruppo che veniva allietato durante le ore di viaggio di solito da Mario Follero, meglio noto come ‘Carusiello’, ex dipendente comunale ormai in pensione, abile nella recitazione, nel repertorio di canzoni napoletane e fine barzellettiere. Un personaggio noto nell’area flegrea, richiesto dal gruppo perche’ sapeva tenere sempre buona armonia. Per sua fortuna questa volta al viaggio non c’era e si e’ cosi’ salvato. Mentre l’organizzatore del viaggio a Telese Terme con un altro gruppo di amici, che risultano tra le vittime, per la prossima settimana aveva organizzato la vacanza in Croazia, con gli amici ‘nonni’ era stato gia’ programmato per meta’ settembre un altro fine settimana sempre tra l’Irpinia ed il Sannio.