ESCLUSIVO. NOLA – Parlano gli agenti che per prima soccorsero Leandra Romano: “Aiuto, aiutatemi, le sue parole, e poi…”.

ESCLUSIVO.  NOLA   Parlano gli agenti che per prima soccorsero Leandra Romano: Aiuto, aiutatemi, le sue parole, e poi....

 ESCLUSIVO.  NOLA   Parlano gli agenti che per prima soccorsero Leandra Romano: Aiuto, aiutatemi, le sue parole, e poi....Ad un mese circa dalla terribile aggressione di Leandra Romano, la 26enne commercialista che nel mentre percorreva a piedi via on. Napolitano fu aggredita da un giovane 22enne nolano, parlano gli agenti di Polizia  Eugenio Vetrano e Pietro Catalano che arrivarono per prima sul luogo della tragedia. “Era una scena da film, Leandra era al suolo in una pozza di sangue in quei pochi attimi che era ancora cosciente ci ha chiesto di aiutarla. “Aiuto, aiutatemi”,  – afferma l’Assistente Capo E. Vetrano – queste le sue parole prima di perdere conoscenza. Sono quelle scene che non dimentichi più. Facemmo il possibile per farsi che i soccorsi arrivassero subito. I medici arrivati quasi subito la stabilizzarono per poterla mettere in ambulanza e trasferirla al Pronto Soccorso. Per quel che si dica stavolta tutto e funzionato ai massimi livelli. Aveva la testa in condizioni che non riesco neanche a descrivere, poi colpita anche alle braccia. Quando arrivammo noi, intorno alla giovane ragazza che si trovava in un lago di sangue si era formato un capannello di persone.  Devo dire che ne ho viste tante ma questa volta sia io che il mio collega quei drammatici momenti e quella scena ci è rimasta dentro per la crudeltà con cui è accaduto il fatto. Oggi la notizia del suo risveglio ci riempie di gioia”.  Un grande sospiro di sollievo per la notizia del risveglio viene anche dall’altro agente di Polizia, l’assistente capo Pietro Catalano. “Quando ho appreso la notizia del risveglio ho avuto una sorte di gioia, sono intervenuto su tanti casi, suicidi, omicidi, incidenti stradali, ma una scena così non la auguro a nessuno. La giovane ragazza aveva gli occhi aperti, ma non simmetrici, in un primo momento pensammo ad un investimento. Gli tenevo la mano per incoraggiarla, ma mi sentivo impotente. La ragazza aveva lo sguardo perso,  gli ho chiesto chi è stato lei rispose un uomo, un uomo.  Poi grazie alla testimonianza di una ragazza che raccontò tutta la scena siamo riusciti subito ad individuare il responsabile. Mi auguro di rivedere la giovane al più presto almeno per cancellare dalla mente quello sguardo di Leandra che non riesco più a rimuovere dalla mente.  

ESCLUSIVO.  NOLA   Parlano gli agenti che per prima soccorsero Leandra Romano: Aiuto, aiutatemi, le sue parole, e poi....