BAIANO. Verso il nuovo PUC. Oltre 30 anni di attese, quattro “adozioni fallite” denaro pubblico sprecato (terza parte).

BAIANO. Verso il nuovo PUC. Oltre 30 anni di attese, quattro “adozioni fallite” denaro pubblico sprecato (terza parte).

                                                                                            …a cura del Circolo”L’Incontro”

PROSPETTO DI  INDICAZIONI E LINEE DI ORIENTAMENTO PER IL PRELIMINARE  DEL PIANO URBANISTICO COMUNALE DI BAIANO

DISTRETTO TURISTICO, DISTRETTO RURALE E POLO FIERISTICO: OBIETTIVI STRATEGICI.

La visione generale del territorio, con le sue vocazioni e soprattutto alla luce delle funzioni, che può assolvere, si pone come fattore primario di analisi, per promuoverne la valorizzazione.

E’ la visione, che- naturaliter– compete all’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio, la cui elaborazione, però, è affidata al discorso pubblico ancora debole e “minimo” per la fragilità della cultura sociale esistente e la marginalità, in cui si è rinchiusa da decenni la politica, ad eccezione dei “risvegli” episodici con gli  appuntamenti elettorali.

Fatta questa constatazione, va evidenziato che Baiano è inserito nel Sistema territoriale di sviluppo “Sts B8 Alto Clanio” nella mappa del già citato Ptcp di Avellino; inserimento che rende auspicabile e necessaria la costituzione del Distretto , che possa diventare sistema  organico per la promozione  valorizzazione delle risorse e strutture esistenti sia sul territorio dell’Unione che dei Comuni del Vallo di Lauro e di Visciano, nell’area metropolitana di Napoli.

La vasta area archeologica di Avella, l’Eremo di Gesù e Maria dell’omonima collina del nostro Comune, il Palazzo dei Caravita a Sirignano, il Palazzo Pagano a Quadrelle, il Santuario di Santa Filomena e il monumentale complesso architettonico e di accoglienza di San Pietro a Cesarano sull’omonima collina, a Mugnano del Cardinale, il Castello dei Lancellotti con il Museo “Umberto Nobile”, a Lauro, la Villa romana, a Taurano,  il Santuario di Maria Santissima Consolatrice del Carpinello, a Visciano  sono eccellenti fattori d’attrazione, da comporre in filiera sistemica per il turismo culturale e religioso; fattori, per i quali è coessenziale l’ancora integro contesto paesaggistico e naturalistico, che fa riferimento alla chiostra dei Monti Avella, parte ampia e cospicua del Parco regionale del Partenio, dirimpettaio del Monte Somma, del Vesuvio e dei Monti Lattari; e nel mezzo c’è la pianura campana.

Per l’istituzione del Distretto turistico- con valenze culturali e religiose-  è di basilare importanza la viabilità, senza incidere più del necessario sulla morfologia del territorio. In questa prospettiva, il Comune di Baiano  dovrebbe prevedere, a cominciare dall’area di svincolo del Casello autostradale, afferente al suo ambito territoriale, la realizzazione di un asse viario, parallelo all’alveo del torrente Scimminaro-Cantarelli- ed è stato redatto a suo tempo il relativo progetto, depositato negli archivi dell’Ufficio tecnico comunale- che permetterebbe di raggiungere i fondi agricoli in normali condizioni di sicurezza. L’asse viario permetterebbe l’innesto con la Taurano-Monteforte Irpino, strada già percorribile per l’accesso rapido ad Avellino.

Su questo piano, attenzione va rivolta sulle  condizioni della strada d’accesso a Fontana Vecchia, programmando interventi di ristrutturazione della Chiesa, in stato di degrado e abbandono; interventi, dei quali dovrebbe farsi carico l’amministrazione, dato il valore simbolico e storico del sito di Fontana Vecchia, anche se il complesso, costituito dall’edificio sacro e dalle pertinenze risulti essere di proprietà privata. Il miglioramento della viabilità verso Fontana vecchia sarebbe ben funzionale a potenziare l’attuale collegamento ViscianoBaiano.

Dal quadro di Fontana VecchiaViscianoBaiano il raggio dell’istituendo Distretto  si orienta verso Avella. E’ un orientamento, posto dall’ordine naturale della realtà geo-morfologica dell’area, e per il quale si propone di potenziare ed ampliare la sede dell’attuale asse di collegamento, che segue il tracciato dell’Acquedotto comunale, diretto verso la Fontana del Lago, con agevole accesso all’Eremo di Gesù e Maria. Dall’area dell’Eremo dovrebbe essere realizzata una mini-strada in terra battuta di circa due metri d’ampiezza, per collegarsi con l’arera del deposito dei serbatoi dell’acqua. E da quest’ultima area sarebbe auspicabile la realizzazione di un asse stradale, da collegare con viale Michelangelo, con conseguente collegamento con la strada della “Cupa di Sirignano”; interventi, questi, che vanno rapportati con le specifiche procedure d’intesa con l’amministrazione comunale di Sirignano. Interventi praticabili senza difficoltà tecniche e logistiche, considerato lo stato delle curve di livello. E va evidenziato che l’innesto con viale Michelangelo  è funzionale all’accesso al Casello autostradale. E sarebbe un’ ulteriore opportunità di valorizzazione delle opere infrastrutturali esistenti sul territorio.

Al Distretto turistico prefigurato  corrisponde – naturaliter e per le attività praticate da secoli  sul territorio- il Distretto rurale, a cui si rapporta il tessuto delle Piccole e medie imprese, il cui ciclo produttivo è ancorato alle tipicità della ruralità dell’area dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio: nocciole, noci, olio, ciliegie, miele, cioccolaterie e salumi. Il Distretto rurale  trarrebbe la propria forza e capacità espansiva sia dalla tipicità dei prodotti che dai processi a filiera della loro trasformazione. E’ la prospettiva, per la quale le Piccole e medie imprese possono “ritagliarsi” propri spazi all’interno del mercato globale, innescando ed alimentando il circuito virtuoso delle opportunità occupazionali e della valorizzazione del territorio, nel rispetto delle sue vocazioni; valorizzazione, ch’è calibrata anche dalla posizione baricentrica dell’area, in relazione all’area metropolitana di Napoli, all’area salernitana, all’area casertana e alla terra sannita.

I Distretti profilati  ed  auspicati, nell’ambito delle politiche di attiva e responsabile coesione tra le istituzioni locali, si completano nella loro  reciprocità con la “Vetrina espositiva”, che deriverebbe dalla realizzazione del Polo fieristico dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio e dell’Unione dei Comuni del Vallo di Lauro. E’  il Polo, la cui istituzione rientra nel progetto “Terre antiche del nocciolo”, a sua volta inserito nel Parco progetti della RegioneCampania, costituito con provvedimento della Giunta di palazzo Santa Lucia nel 2006.  Sul piano formale il Polo esiste, ma l’attivazione concreta esige ed impone la congruità delle azioni amministrative,  che- va ribadito- siano coese e di forte convergenza intercomunale.

In realtà, sui due Distretti  e sul Polo fieristico si aprono gli orizzonti della buona politica e della buona amministrazione. Orizzonti di scelte qualitative di conclamata competenza, coniugate con il necessario spirito di servizio per il bene pubblico. E’ lo scenario, che richiede cultura sociale innovativa e cittadini, che siano al servizio degli interessi generali da coniugare con i propri ruoli di lavoro nelle professioni, nelle fabbriche e nelle imprese; uno scenario, che interpella le nuove generazioni, sulle cui intelligenze, volontà di fare e di lavorare si fonda il futuro della comunità.