BAIANO: L’ICS “Giovanni XXIII” risponde al grido “Vietato Morire”

BAIANO: LICS Giovanni XXIII risponde al grido Vietato Morire

L’ICS “Giovanni XXIII” di Baiano ha tagliato, volendo usare una metafora ciclistica, un ulteriore  traguardo, e ancora una volta con successo, di una voluta progettualità che vede l’Istituto costantemente impegnato nella promozione di iniziative miranti all’arricchimento formativo dei propri alunni.

Giovedì 18 Maggio 2017, nell’Auditorium della Scuola Secondaria di I grado di Baiano, si è svolto l’evento conclusivo  del Progetto “Mai per Amore” che ha coinvolto nel corso dei mesi di marzo e di aprile le classi seconde della Secondaria in un percorso di riflessione e di condivisione di valori sociali e civili quali il rispetto di sé e dell’altro e la cultura della parità tra uomini e donne. Alla presenza delle due équipes psico-sociali che hanno lavorato direttamente con i sei gruppi-classe coinvolti, il Dirigente Scolastico del “Giovanni XXIII”, Prof. Salvatore Morriale, è entrato, sin dai primi minuti, nel vivo del dibattito, e, commentando un video precedentemente proiettato, dal titolo “Dalle uno schiaffo”, ha sottolineato l’incapacità connaturata nel genere umano di fare violenza gratuita, nonostante continue sollecitazioni che sovente la sovvertono trasformandola in cosciente volontà di aggredire. Ecco allora, ha sottolineato il Dirigente, il ruolo fondamentale che la scuola gioca, di istituzione di riferimento per la promozione di comportamenti corretti, sani e rispettosi; ecco perché bisogna investire sulla scuola, sulla sua funzione educativa che porti gli alunni ad acquisire fiducia ed autostima nelle proprie abilità e potenzialità, e, più in generale, ad adottare nuovi schemi comportamentali lontani dall’aggressività, ma, al contrario, improntati alla collaborazione e all’aiuto reciproco.

Il Dott. Enrico Montanaro e il Dott. Marco Alaia, Primi Cittadini rispettivamente di Baiano e di Sperone, hanno appoggiato quanto detto dal Prof. Morriale, insistendo anche sulla necessità di un lavoro sinergico tra la scuola e tutte le istituzioni pubbliche che, insieme, hanno il dovere di promuovere una forte cultura della legalità, stendardo di una società di valori e di regole positivi.

Interessanti, propositivi, concreti, ed espressi in un linguaggio comprensibile per un pubblico composto anche da neo-adolescenti, gli interventi della Dott.ssa Maria Tarantino, Coordinatrice del Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale A6, e dell’Avv. Enza Cozzolino, Presidente dell’Associazione “Codice Famiglia”, le quali hanno più volte ricordato l’alto valore educativo di percorsi progettuali finalizzati alla sensibilizzazione dei giovani su tematiche a loro particolarmente vicine.

Il momento clou di tutto l’evento si è avuto quando è stata data la parola a sei alunni che, fattisi portavoce delle loro rispettive classi, hanno raccontato le emozioni più significative suscitate in loro dalle diverse attività del progetto, tra le quali la decorazione di t-shirts bianche con disegni e frasi che potessero racchiudere un personale messaggio di non-violenza, e che, indossate dai portavoce, hanno fatto anche da particolarissima scenografia al dibattito. Ed è la voce della Dott.ssa Isabella Sommese, una delle due sociologhe che hanno incontrato gli alunni, a rendere ancora più viva e tangibile l’emozione di raccontare le esperienze vissute, accompagnata dalla consapevolezza di quanto le nuove generazioni necessitino di essere istruite, – e tutelate, aggiunge il Dirigente Morriale – in un mondo dove i social network sono dei sopravvenuti punti di riferimento, ovviamente sfuggenti ad adulti spesso già discutibili.

Gli interventi degli ospiti sono stati intervallati dalla proiezione di video musicali, che, in classe, più volte, avevano fornito lo spunto alle numerose riflessioni condivise con le équipes psico-sociali. Ed è un video che parla della violenza di genere a fare da corredo alle parole della Dott.ssa Loredana Meo, Coordinatrice del Progetto “No Violenza….solo viole”, che ha evidenziato come essa sia prima di tutto un fatto culturale, sul quale poter intervenire non agendo solo a posteriori ma avviando una valida attività di prevenzione.

La conclusione dell’evento, che ha visto un canto corale degli alunni sulle note della canzone “Vietato morire”, è stata preannunciata dai ringraziamenti che la Responsabile del Progetto “Mai per Amore” per l’ICS “Giovanni XXIII”, la Prof.ssa Luisa Damato, ha rivolto a tutti coloro che con partecipazione e serietà, ma anche con dichiarato entusiasmo, hanno permesso che il progetto prendesse forma e vita: le famiglie degli alunni coinvolti che, nel superare i dubbi iniziali, hanno deciso di concedere fiducia a chi la richiedeva a viva voce; il Dirigente Scolastico per aver dato l’esempio di una scuola che sente il proprio ruolo di agenzia formativa e per il quale non può esimersi dall’appoggiare valide iniziative psico-educative. Ma l’applauso di  ringraziamento più sentito è stato rivolto agli alunni, ai veri protagonisti del percorso progettuale, a coloro che, come ricordato più volte nel corso dell’evento, rappresentano il futuro della società.

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