“Tragico episodio al Masullo studente tenta suicidio”. Ragazzi cosi NO!

Tragico episodio al Masullo studente tenta suicidio. Ragazzi cosi NO!

 

(Riceviamo e pubblichiamo). Oggi avrei voluto scrivere un pezzo in cui parlavo di qualche ragazzo che nella nostra regione si è messo in mostra (come nel caso di Eureka S.p.A) ma non posso farlo non mi sembra il caso. Mai come oggi voglio soffermarmi sui giovani o adolescenti come dir si voglia. Quello che ieri è accaduto a Nola, al Masullo, ha dell’incredibile che solo ascoltarlo per passa parola può sembrare uno scherzo di cattivo gusto ma invece è successo davvero e non si può far finta di nulla. Quello che è passato nella testa di quel ragazzo forse non
lo sapremo mai però una riflessione è doverosa. Non voglio scrivere le solite cose del tipo “non deve succedere” perché non serve dire sempre queste belle frasi fatte. Oggi invece voglio mettere in primo piano i ragazzi e i loro “brutti” pensieri. Qualcuno mi chiederà perché brutti? Io rispondo semplicemente dicendo perché i ragazzi di oggi, anche se può suonare strano, sono deboli. Mi spiego meglio i ragazzi dei nostri giorni non sono in grado di affrontare le difficoltà che la vita gli pone davanti ed è un problema di non semplice risoluzione, perché ad ogni minimo intoppo si lasciano cadere  il mondo addosso pensando che non ci possa essere una soluzione possibile.
Purtroppo questo problema è figlio del benessere in cui noi tutti viviamo, infatti soffermiamoci solo per un attimo sui nostri genitori magari quando erano ragazzi molti di loro non avevano tutto apparecchiato come noi ma dovevano lavorare e a stento riuscivano a trovare qualcosa da mangiare quando tornavano da scuola, di conseguenze sono cresciuti più forti con una corazza pronti ad  affrontare il mondo e tutte le sue  trappole. L’altro fattore è rappresentato invece  dal mancato  dialogo che dovrebbe esserci  tra i giovani
e i genitori. Ma spiegatemi una cosa ma se un ragazzo, che della vita non sa niente, con chi deve confrontarsi se  ha un problema se non con un genitore che la vita già l’ha vissuta? Beh la risposta credo sia scontata, quindi il consiglio che mi sento di dare ai ragazzi è parlate di più coi vostri genitori, confrontatevi qualsiasi cosa succeda perché loro sono lì pronti magari ad arrabbiarsi ma state certi che non vi lasceranno soli anzi saranno lì pronti a sostenervi qualsiasi cosa succeda. Così si possono veramente evitare queste tragedie anche solo sfiorate e il mio augurio è quello che leggendo questo pezzo tanti ragazzi possano aprire gli occhi e capire così, cosa sia meglio o più giusto fare.

Carmine Napolitano (lettore di Bassairpinia)