Tragedia Airbus. Forse “Pilota chiuso fuori dalla cabina”.

Tragedia Airbus. Forse Pilota chiuso fuori dalla cabina.

A due giorni dalla tragedia aerea nelle Alpi francesi che ha provocato la morte di 150 persone arriva una prima svolta nelle indagini.  Dall’audio registrato dalla scatola nera del volo della GermanWings partito da Barcellona il 24 marzo e diretto a Duesseldorf, emerge che uno dei piloti era rimasto fuori dalla cabina di pilotaggio prima dello schianto, non potendo rientrare e per motivi ancora non chiari. L’indiscrezione arriva dal “New York Times” che cita una fonte coinvolta nelle indagini.

L’autorevole quotidiano statunitense scrive di una conversazione “molto rilassata e tranquilla” tra i due piloti. Dopodiché uno dei due sarebbe uscito dalla cabina senza riuscire più a rientrare. Avrebbe bussato una prima volta senza ricevere risposta. La fonte racconta che il pilota “ha iniziato a picchiare sempre più forte ma non ha risposto nessuno. A un certo punto si sente chiaramente che prova ad abbattere la porta”. Una versione tutta da confermare ufficialmente, ma che se fosse vera lascia comunque aperti molti interrogativi: il pilota rimasto in cabina è stato colto da un malore? E perché l’altro ha lasciato la cabina di pilotaggio, cosa che non avviene mai nel corso di un volo, soprattutto così breve? La fonte ha voluto restare anonima, anche perché le indagini stanno proseguendo ma su una cosa pare non avere dubbi: “Alla fine del viaggio in cabina di pilotaggio c’era solo un pilota. E non ha mai risposto alle chiamate”.

Al momento chi sta indagando non commenta.. Molto poco è stato reso pubblico ufficialmente sui contenuti della scatola nera recuperata, sulla natura delle informazioni emerse dall’audio, se sono parziali e complete. L’unica conferma avuta dai responsabili delle indagini è che la registrazione comprende voci e suoni all’interno della cabina di pilotaggio. Su quanto rilevato nelle informazioni raccolte dal New York Times non ci sono ancora commenti di fonte ufficiale. La Lufthansa però non conferma le indiscrezioni pubblicate dal New York Times: “Non abbiamo alcuna informazione che possa confermare le notizie riportate nell’articolo”, ha detto un portavoce della compagnia aerea tedesca alla Dpa.